Trovato morto in casa dopo un mese

Via Palermo, i vicini di casa si sono allarmati a causa del forte odore che proveniva dalla casa del pensionato di 70 anni


di Susanna Petrone


BOLZANO. Era un tipo solitario, che da anni aveva perso i contatti con la famiglia. Non dava molta confidenza nemmeno ai vicini di casa.

Forse per questo motivo nessuno si è accorto della sua “scomparsa”. Nessuno si è chiesto dove fosse finito quel signore silenzioso, che da anni viveva in via Palermo. Il primo a insospettirsi è stato il vicino di casa del suo pianerottolo. Ha iniziato a sentire un odore molto forte e ha chiamato i carabinieri: i militari hanno trovato l’uomo, un pensionato di 70 anni, morto nel letto. Il corpo in avanzato stato di decomposizione. Con ogni probabilità il decesso risale a un mese fa. All’ultima volta in cui è stato visto.

Ma ecco i fatti: lunedì mattina, il vicino di casa chiama la centrale dei carabinieri. Dice di sentire un odore penetrante nel giroscale. Quell’odore diventa sempre più forte quando ci si avvicina alla porta d’ingresso del suo dirimpettaio. Immediatamente, arrivano sul posto gli uomini dell’Arma, coordinati dal colonnello Giuliano Polito, insieme ai vigili del fuoco.

I pompieri forzano l’ingresso. L’odore si fa sempre più forte. I soccorritori fanno fatica a respirare. Una volta raggiunta la camera da letto trovano il corpo del bolzanino (le cui generalità non vengono rese note per tutelarne la privacy, ndr).

È in avanzato stato di decomposizione. Vengono chiamati gli uomini del servizio funebre del Comune.

Il cadavere viene recuperato e portato all’obitorio dell’ospedale San Maurizio di Bolzano. I carabinieri avvisano la Procura, che dispone un’ispezione cadaverica. Dai primi accertamenti risulta che il pensionato è deceduto per cause naturali circa un mese fa.

Sconvolti gli abitanti del condominio, che non si erano accorti di nulla: «Era un uomo molto silenzioso e solitario - racconta una donna, che vive nello stabile -. Lo vedevo qualche volta uscire di casa e fare due passi. Ma non mi sono mai fermata a parlarci, anche perché si capiva che era molto schivo. A dire il vero, non l’ho mai visto con un parente o amico. Era una di quelle persone che preferiva isolarsi e farsi gli affari propri».

Le fa eco un altro vicino, che è stato sentito dai carabinieri: «L’ho visto a fine febbraio - racconta -. Qualche volta scendeva per andare al bar. Prendeva il caffè e poi andava a fare una passeggiata. Era sempre cordiale e gentile. Salutava. Ma niente di più».

Intanto, i carabinieri si sono messi in contatto con i parenti del pensionato.

L’uomo da anni aveva troncato i rapporti con i familiari. Per questo, nessuno si era allarmato non vedendolo. Ultimamente, le sue condizioni di salute erano peggiorate. Probabilmente, è stato colto da un malore ed è morto nel suo letto, senza poter chiedere aiuto al 118 o ai vicini di casa.

«Sono molti gli anziani che vivono così - conclude un residente della zona -. Alcuni non hanno più parenti, altri si sono isolati. Sono soli e non hanno nessuno che li venga a trovare».

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