BOLZANO. Monsignor Patrizio Benvenuti resta agli arresti domiciliari. Il tribunale del riesame ha respinto l’istanza di revoca del provvedimento cautelare depositata dagli avvocati difensori. L’alto prelato di origini argentine finito in guai grossi a seguito della maxi inchiesta su una presunta truffa da 30 milioni di euro, per il momento non torna in libertà. I giudici hanno ritenuto giustificato il provvedimento cautelare nei suoi confronti. Il religioso, che sostiene di essere rimasto vittima degli intrecci truffaldini del faccendiere internazionale Christian Ventisette (arrestato a Madrid) potrà essere messo a confronto proprio con chi , invece, gli inquirenti considerano un suo complice o per lo meno collaboratore. Ventisette è stato consegnato alla polizia italiana ieri sera a Malpensa.

Dopo la notte trascorsa in carcere a Milano, questa mattina il faccendiere verrà trasferito nella casa mandamentale di via Dante ove il giudice Emilio Schönsberg terrà l’udienza di garanzia. E’ molto probabile che l’uomo d’affari fermato in Spagna decida di sostenere il primo interrogatorio per cercare di chiarire la propria posizione.

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