Turismo, Airbnb nel mirino «Paghino la tassa di soggiorno» 

Le finanze. Il Team K: «È un settore in espansione, con regole diverse rispetto agli hotel»  La proposta: «Cambiare la legge provinciale. Gli ospiti versino una quota ai Comuni»



Bolzano. Regole chiare anche per gli affitti brevi e le grandi piattaforme internazionali, come Airbnb. Il primo passo proposto, rendere obbligatorio il pagamento della tassa di soggiorno agli ospiti degli appartamenti, come avviene già con le altre strutture ricettive, dagli hotel agli agriturismi. La sfida arriva dal Team K, che chiede alla Svp di collaborare. «Perché la stessa Svp di Bolzano, città in cui Airbnb e affitti brevi sono ormai presenti in modo massiccio, chiede alla Provincia di cambiare la legge. È un tema che riguarda la concorrenza sleale e i finanziamenti ai Comuni», riferisce Pauil Köllensperger. Il Team K porterà il tema la settimana prossima in consiglio provinciale con la mozione «Anche gli ospiti di Airbnb e strutture analoghe devono pagare l’imposta comunale di soggiorno». Per restare solo a Bolzano, gli appartamenti in affitto breve, gestiti soprattutto attraverso Airbnb, sono ormai oltre 200 con 830 posti letto. Köllensperger e Maria Elisabeth Rieder riassumono il tema: «Sia l’enorme successo di queste piattaforme, sia l'elevatissima redditività proveniente dagli affitti brevi aumenta la pressione sul mercato degli affitti, con la conseguenza di vedere sottratto un numero sempre crescente di appartamenti alla locazione ordinaria di lungo termine e a prezzi abbordabili. Questo fenomeno si traduce in un forte aumento del caro casa, complicando così non poco la vita ai residenti. Queste riflessioni sono alla base della nostra mozione, presentata quando ancora non eravamo a conoscenza di uno studio commissionato dal Comune di Bolzano, che ha reso evidente una violazione delle regole del gioco in essere a danno degli operatori turistici “tradizionali”».

Imporre ad Airbnb la responsabilità sul pagamento della tassa di soggiorno ai rispettivi Comuni, proseguono, «contribuirebbe a fare sì che gli host, coloro che affittano, risulteranno in regola con le procedure anagrafiche, le licenze e le tasse. Sarebbe posto così un argine ad un fenomeno di escalation di concorrenza sleale, fortemente penalizzante per gli esercizi, commerciali e non, operanti regolarmente sul mercato».

La legge provinciale, sottolinea il Team K, «dovrebbe essere modificata e sarebbe bene farlo il prima possibile. Quindi, cara Svp, facciamo squadra e completiamo efficacemente di questo passaggio la legge provinciale, in modo da non dover ulteriormente lasciarci sfuggire i proventi derivanti dalla tassa di soggiorno cui sarebbe tenuto anche un numero sempre più consistente di ospiti».

Sempre in Consiglio, il Team K rilancia la richiesta che la Provincia anticipi il pagamento del Tfr ai propri dipendenti: «Un dipendente pubblico che interrompe il rapporto di lavoro o raggiunge l’anzianità di servizio deve attendere fino a 27 mesi per il pagamento dell'indennità di fine rapporto».

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