Ue: arsenico oltre i limiti in sei acquedotti dell'Alto Adige

Interessati Laion-Mullerhof (18 utenti), Lana - Foiana (700 utenti), Luson (358 utenti), Stelvio - Solda di fuori (25 utenti), Vadena - Monte (74), Valle di Casies – S. Martino in Casies - Durna in Selve (628 utenti)



BOLZANO. Sono sei gli acquedotti sotto esame in Alto Adige per la potenziale presenza di arsenico con livelli di concentrazioni superiori ai limiti fissati dall'Unione Europea, per i quali è scaduta la deroga e quindi scatta l'obbligo di rientrare nei parametri.

La decisione della Commissione Europea di negare ulteriori deroghe per uso alimentare dell'acqua riguarda l'acquedotto di Laion-Mullerhof (18 utenti), Lana - Foiana (700 utenti), Luson (358 utenti), Stelvio - Solda di fuori (25 utenti), Vadena - Monte (74), Valle di Casies – S. Martino in Casies - Durna in Selve (628 utenti).

La concentrazione di arsenico in questi acquedotti raggiunge un valore di circa 50 microgrammi per litro, molto più alto del limite europeo fissato a 10.

In passato però erano state concesse delle deroghe, in considerazione del fatto che si tratta di una presenza naturale. Una presenza che secondo il Ministero della salute non comporta rischi per l'uomo.

L'Unione Europea, che in passato aveva sposato questa linea, ha respinto la terza richiesta di deroga. Il diniego porta la data del 28 ottobre scorso ma non è ancora stato trasmesso alle amministrazioni interessate.

La vicenda in Alto Adige è nota e da tempo si sapeva che c'era la necessità di adeguarsi ai limiti europei













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