la festa

Un 8 marzo pieno di eventi: «Per una società più equa» 

Giornata della donna. Le iniziative della rete «We empowerment» vanno avanti fino al 2 aprile. Uno sguardo sul mondo con i temi dei matrimoni forzati, dell’emigrazione albanese e dell’Iran


ILARIA CAGNACCI


BOLZANO. Un lungo 8 marzo. Anche quest'anno, in occasione della Giornata internazionale della donna, Bolzano mette in campo numerose iniziative realizzate grazie al prezioso contributo di enti, istituzioni e associazioni partner della rete «Women Empowerment».

Fitto il calendario degli appuntamenti presentato in municipio che dall'8 marzo al 2 aprile animerà la città con momenti di dialogo, arte e laboratori per entrare nel vivo di storie tutte al femminile, oltre che l’inaugurazione dei nuovi locali di «WE_empowerment, l’8 marzo alle ore 15 in piazza Domenicani.

L’assessora Chiara Rabini ha ribadito «il forte senso di responsabilità istituzionale sul tema delle donne». L’obiettivo: «Una società più giusta e più equa, dove le donne hanno il loro ruolo e i riconoscimenti che meritano». Al tavolo anche l’assessora Johanna Ramoser e la vicepresidente della Commissione pari Opportunità Donatella Califano, che sottolinea «l’inclusività delle attività di quest’anno, che vedranno come protagoniste anche le donne dell’Albania e dell’Iran».

Tra i tanti temi oggetto di approfondimento ci sarà anche quello dei matrimoni forzati che, come chiarisce Christine Clignon (associazione Gea), costituisce «un fenomeno molto presente, ma poco tematizzato nonostante le 12 milioni di bambine costrette a sposarsi in tutto il mondo» e che verrà discusso in occasione della presentazione del libro «Libere. Il nostro no ai matrimoni forzati» di Martina Castigliani: appuntamento l’8 marzo, ore 18 al Filmclub. Seguirà alle 20.30 la proiezione del film «Sonita» di Rokhsareh Ghaemmaghami.

Il divario di genere tocca anche il mondo del lavoro, racconta Ana Agolli dell’associazione Kaleidoskopio, che dal 2009 si è attivata offendo un servizio di aiuto per la ricerca attiva di lavoro. Quest’anno proporrà il laboratorio «Parola e verso» per lavorare sull’autodeterminazione e per far fronte alla discriminazione e alla vulnerabilità.

Sempre sul tema della crescita personale l’associazione Liscià, rappresentata da Xenia Trojer, realizzerà un podcast in collaborazione con Rsf inBlu dal titolo «Liscià on air - storie di realizzazione», che darà voce a dieci donne dell’Alto Adige che racconteranno le loro esperienze di vita professionale.

Le donne si racconteranno anche attraverso l’arte con Artemisia, progetto dell’Associazione la Strada, che allestirà la mostra «I panni sporchi si lavano insieme» per affrontare apertamente il tema della violenza attraverso l’arte partecipativa, come racconta Valentina Stecchi .

Rimanendo nel mondo dell’arte, il Club Arcimboldo con la sua mostra «Ladies» renderà omaggio a tutte le donne. L’obiettivo, dice la presidente Alda Picone, è «aiutare le donne a puntare sull’arte come modo per buttare fuori su una tela bianca le emozioni, riuscendo anche a superarle».

Tra le figure femminili che hanno segnato la storia, Musicablu ha scelto di raccontare Aretha Franklin attraverso il film «Respect» (il 10 marzo alle ore 20.30, via Sorrento 12/a).

Saranno presenti anche storie che vengono da lontano ma che oggi sentiamo come molto vicine. È il caso delle esperienze migratorie delle donne albanesi verso l’Italia raccontate nel volume «Donne d’Albania in Italia. Riflessioni, testimonianze, emozioni», pubblicato dall’Associazione Panalbanese Arberi in collaborazione con il centro di studi “Confronti” e quelle delle donne iraniane che, grazie alle vetrine nel passaggio Walther e le diverse occasioni di discussione organizzate dai rappresentanti della comunità iraniana, informano quotidianamente la cittadinanza sui gravi avvenimenti in Iran. Il programma completo degli eventi è consultabile sul sito del Comune.

 













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