Un capriolo morto nell’ex discarica

Bolzano. Cosa succede nell’area dell’ex discarica di Castel Firmiano? Il 25 dicembre è stata trovata la carcassa di un capriolo, svuotata delle interiora. L’autore del ritrovamento è un bolzanino,...



Bolzano. Cosa succede nell’area dell’ex discarica di Castel Firmiano? Il 25 dicembre è stata trovata la carcassa di un capriolo, svuotata delle interiora. L’autore del ritrovamento è un bolzanino, che ha dato l’allarme e ha assistito al recupero del corpo dell’animale. L’uomo, che ha contattato la redazione, ha poi scritto a Luigi Spagnolli, direttore della ripartizione Caccia e pesca della Provincia. «All’ interno dell’area dell’ex campo rom si esercita la caccia di frodo con rischio di impallinare la gattara e altri visitatori della zona. Ricordo che lì infatti si trova un gattile», è la segnalazione del bolzanino, secondo cui «c’è un sadico non individuato, che si diverte a uccidere animali. Il capriolo, di cui ho inviato la fotografia, è stato ucciso il 25 dicembre sicuramente in altro luogo e portato lì dopo lo svuotamento delle viscere allo scopo di spaventare la gattara e altri suoi collaboratori. Il 29 dicembre da Monte Imperiale, sovrastante l’area dell’ex campo nomadi, tre ragazzi di circa anni sparavano con fucili sul piazzale sottostante al solo scopo di divertirsi». Spagnolli riferisce: «Ho dato incarico di verificare. Per quanto riguarda l'abbattimento del capriolo, si tratta di una infrazione alla legge venatoria, che prevede una sanzione amministrativa e, se si tratta di un cacciatore, la sospensione del permesso di caccia. Per quanto riguarda le altre considerazioni espresse dal signore, che, se riscontrate veritiere, potrebbero avere rilevanza penale, faremo gli approfondimenti del caso, coinvolgendo, se necessario, le altre forze di polizia». Il testimone, che immagina perfino riti pagani, scrive: «Due anni fa abbiamo demolito una postazione di tiro costruita all’interno del sito della vecchia discarica e asportato un blocco di sale legato ad una pianta, come esca, proprio nella stessa area di ritrovamento del capriolo. Il 29 dicembre, a seguito di un ulteriore sopralluogo, ho documentato la ricostruzione di una postazione di tiro sul sito. La linea di tiro aveva come visuale proprio l'angolo in fondo al piazzale, un corridoio utilizzato dagli ungulati, che risalgono il bosco dal basso e sovente stazionano all'interno del piazzale».

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