IL CASO

Un esposto in Procura sul Duce a cavallo

BOLZANO. Antonio Bova, Marco Caruso e Gabriele Galante hanno presentato ieri un esposto in Procura contro il progetto di depotenziamento del bassorilievo di Hans Piffrader che si trova sul palazzo...



BOLZANO. Antonio Bova, Marco Caruso e Gabriele Galante hanno presentato ieri un esposto in Procura contro il progetto di depotenziamento del bassorilievo di Hans Piffrader che si trova sul palazzo degli uffici finanziari.

Solo pochi giorni fa il via libera degli uffici comunali all’urbanistica, ultimo passaggio prima del rilascio della concessione edilizia. Com’è noto il progetto prevede che sul bassorilievo corra la scritta con le lettere in stampatello: «Nessuno ha diritto di obbedire» di Hannah Arendt.

«Intendiamoci - spiegano i tre ricorrenti - nulla da dire sulla scritta in sé, ma non va apposta sul monumento. Qui con il pretesto di depotenziare Mussolini a cavallo si va a manomettere l’opera di Piffrader. Un brutto precedente che non si può accettare, perché a questo punto si va a “modificare” qualsiasi monumento. Noi diciamo: mettete le tabelle esplicative, ma non toccate in alcun modo l’opera d’arte. Del resto anche il rappresentante di Italia Nostra, l’architetto Stefano Novello, all’interno della commissione degli insieme, ha votato contro, anche se il parere positivo è passato poi a maggioranza».













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