Un mistero avvolge il carnevale

Il lavoro di un gruppo di “misteriose” artigiane per creare le figure che apriranno la sfilata


di Bruno Canali


LAIVES. Mancano alcuni mesi al periodo di carnevale ma la lunga marcia operativa per arrivarci, a Laives è già avviata da tempo, come tradizione visto che la stilata locale è ormai un riferimento carnascialesco che va ben oltre i confini provinciali e regionali. Tant’è, si lavora al cantiere nel capannone della zona Vurza e si lavora anche, come “carbonari”, in un garage di Pineta. Lì, un gruppo di donne sta preparando la sorpesa che a febbraio aprirà la grande sfilata per le strade di Laives. Del gruppo si conosce ancora poco e le donne stesse, interpellate, ci tengono a dire: «Siamo laboriose, determinate, ma senza volto».

Ma intanto si può tirare a indovinare dal poco che trapela dall'unica fotografia rubata durante una sessione di lavoro nel garage di Pineta e dalle dichiarazioni di una veterana del gruppo. «Diciamo che quest'anno abbiamo iniziato presto - spiega “l'innominata", misteriosa portavoce - per non farci trovare in ritardo, come nella parabola delle "vergini stolte". Da qualche mese perciò, siamo all'opera per confezionare le creature scaturite dall'arcano e profondo mondo della fantasia; creature cui diamo sembianze di corpi umani, ma non troppo».

Un bel rebus insomma, che dice tutto e niente. Intanto le donne si incontrano, appunto come dei “carbonari”, nel garage di Tonino a Pineta una sera alla settimana e lì danno forma a queste fantasie con la supervisione tecnica dell'unico uomo ammesso al “cantiere”, e già questo è un indizio importante per coloro che seguono le vicissitudini del carnevale di Laives.

Mani esperte tagliano e incollano cartapesta; altre cuciono costumi di scena che intanto vengono tenuti gelosamente nascosti.

«Siamo alla ricerca di qualcosa di più - dicono queste donne - che deve soddisfare al massimo: il piacere di mascherarsi e sfilare per le vie cittadine, anomalia non da poco per tutte noi, per provare e donare allegria. Per noi una piacevole sfida, al di là dell'impegno che parte da lontano. E' anche uno sfogo per l'inventiva, che compensa e dà soddisfazione».

Una delle poche anticipazioni sul tema scelto quest'anno per aprire la sfilata di carnevale a Laives è che sarà con “esseri senza volto”; di più non si ottiene dal gruppo.

«Ci troviamo una volta alla settimana per dare corpo a una fantasia - concludono prima di cacciarci con fermezza dal garage-laboratorio - e sono serate di allegria e spensieratezza, che ci danno serenità e benessere: per conoscere il resto di questa nostra favola dovrete attendere febbraio».

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