Una famiglia su 4 compra fuori provincia

Mete preferite: i centri commerciali italiani e austriaci. In crescita gli acquisti online


Valeria Frangipane


BOLZANO. Una famiglia altoatesina su 4 va a fare acquisti fuori provincia. Lo fa perchè trova prezzi più bassi ed un assortimento maggiore. Le mete preferite si confermano i centri commerciali italiani ed austriaci mentre cresce il commercio online. Questi i dati dell'Astat che fornisce una fotografia importante della situazione a tre anni dall'inizio della crisi. Secondo l'analisi - infatti - le famiglie faticano sempre di più a tirare avanti perchè è aumentata l'inflazione (il Comune di Bolzano è passato dallo 0,8% del 2009 al 2,9% del 2011) e sono cresciute le spese "incomprimibili".

L'assessore provinciale al commercio - Thomas Widmann - vede però il bicchiere mezzo pieno: «I dati dell'Astat confermano la buona struttura del commercio visto che solo un quarto delle famiglie va regolarmente fuori provincia a fare acquisti». L'assessore è ottimista ma i dati Astat ci dicono che nel 2011 sono aumentati sia i nuclei familiari che effettuano occasionalmente acquisti fuori dall'Alto Adige (passati dal 16% al 21%), sia coloro che dello shopping oltreconfine ne hanno fatto una pratica consolidata (dal 6,1% all'8,2%). E c'è un dato - registrato dall'Astat - che salta all'occhio: il 66,1% delle famiglie (erano il 56,1% nel 2010) ha detto di aver lasciato l'isola felice in cerca di prezzi più bassi. 

LA FAMIGLIA TIPO. Qual è la famiglia che fa spese altrove? Si tratta sempre di persone giovani e con figli, nei quali la persona di riferimento possiede un diploma di scuola media superiore o una laurea.

L'ACQUISTO TIPO. Le famiglie fuori dall'Alto Adige acquistano in prevalenza capi di abbigliamento, generi alimentari, apparecchi elettronici ed elettrici. Gli appassionati della trasferta occasionale acquistano altri beni legati soprattutto alla cura della persona e alla pulizia della casa.

LA SPESA TIPO. Aumenta l'importo medio speso a trasferta sia dagli habitué dello shopping fuori provincia (da 276 euro a 308 euro) sia da coloro che effettuano trasferte occasionali (da 200 a 258 euro). È interessante notare come nel primo caso l'aumento della spesa media a trasferta sia stato sostenuto dagli acquisti di generi alimentari, a riprova del fatto che per alcune famiglie è pratica consolidata l'acquisto oltre confine di questa tipologia di beni. Nel secondo caso, oltre agli acquisti di alimentari, sono state le risorse investite nell'acquisto di apparecchiature elettroniche ed elettriche a far lievitare l'importo speso a trasferta.

LE METE PREFERITE. Con il 52,3 % delle preferenze, l'Austria si conferma la meta preferita per acquistare generi alimentari, articoli di arredamento e oggettistica per la casa e articoli di abbigliamento. Tra le preferenze delle famiglie altoatesine ci sono le altre regioni italiane che da qualche anno hanno superato il vicino Trentino come meta per gli acquisti. Meno gettonati sono gli acquisti in Germania, da catalogo e in altri Paesi.

ACQUISTI ONLINE. A seguire, segnalata dal 20% delle famiglie è la pratica dell'e-commerce. L'acquisto online è considerato un canale attrattivo per la sua praticità e la sua utilità. In internet si acquistano soprattutto apparecchi elettronici ed elettrici.

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