«Unesco, area tutela da ampliare»

Il neo presidente Pichler Rolle punta a inserire Sassolungo, Sella e anche le Dolomiti di Lienz


di Aldo De Pellegrin


DOBBIACO. Il primo passaggio triennale della presidenza della Fondazione Dolomiti Unesco, dalla provincia di Belluno alla provincia di Bolzano, è stato ufficializzato ieri mattina con una cerimonia a Dobbiaco, Ed è stata l'occasione, nell'auditorium Gustav Mahler del Centro culturale del Grand Hotel, per uno sguardo retrospettivo al faticoso ma anche già fruttuoso lavoro svolto nei primi tre anni di vita della Fondazione, ente cui l'Unesco fa riferimento per il Patrimonio naturale dell'umanità "Dolomiti". Occasione poi per fissare altri obbiettivi e traguardi.

In questo senso l'ampliamento del territorio sotto la tutela Unesco ai siti dolomitici del Sassolungo e del Sella, lo sguardo oltreconfine alle Dolomiti di Lienz e anche l'ipotesi di una giornata settimanale estiva “di quiete” per i passi dolomitici oberati dal traffico, sono stati fra gli obiettivi subito dichiarati dal neo presidente Pichler Rolle, come priorità. Ciò insieme a una migliore e più vasta comunicazione del messaggio “Dolomiti - Unesco” mirato al turismo mondiale di qualità e sostenibile.

L’assessore provinciale altoatesino all’ambiente, nell'ambito di una semplice cerimonia ha ricevuto il testimone, sotto forma di una scultura che rappresenta il logo Dolomiti Unesco, dalle mani della presidentessa uscente, il viceprefetto Emanuela Milan, subcommissario della provincia di Belluno. Il formale passaggio delle consegne è stato aperto dal sindaco di Dobbiaco, Guido Bocher, il quale facendo gli onori di casa e riconoscendo al nuovo presidente Elmar Pichler Rolle le necessarie doti di lungimiranza, passione e competenza, ha ricordato che le Dolomiti, con le Tre Cime di Lavaredo che ne sono il primo simbolo, sono sì affidate alla responsabilità delle popolazioni che ne vivono il territorio ma non possono essere considerate “nostre” proprio in quanto Patrimonio naturale dell’umanità che ne pretende la tutela.

La parola è quindi passata a Carlo Corazzola, direttore della sede Rai di Bolzano, nuova partner della Fondazione Dolomiti Unesco. «La Rai e la sede di Bolzano - ha detto Corazzola - sono orgogliose di essere state volute al fianco della Fondazione Dolomiti Unesco» e ha annunciato l'avvio della serie “Alba delle Dolomiti”, prodotta dalla sede Rai di Trento e che sarà irradiata da metà luglio in poi su RaiTre nazionale.

Alla presidentessa uscente Emanuela Milan, da un anno e mezzo anche alla guida della Fondazione, è quindi toccato passare in rassegna il lavoro svolto dall’organismo, che nei suoi primi tre anni di esistenza ha già raccolto 103 partner per le strutture territoriali, aderendo da subito alla Convenzione delle Alpi, all'unione dei siti Unesco italiani e aprendo inoltre molte aree tematiche di collaborazione, come il turismo sostenibile e le strategie complessive a sostegno dello stesso, i percorsi di collaborazione e interscambio fra i musei delle tre regioni Veneto, Friuli e Trentino Alto Adige, oltre all'istituzione del premio per i lavori di dottorato sulla formazione della Terra.

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