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Unione, la chiusura anticipata dei locali non è la soluzione

Appello al senso di responsabilità di gestori e clienti 



BOLZANO. Le attuali regole di comportamento – in primo luogo l’obbligo di mascherina e la distanza interpersonale – sono sotto esame anche da parte di una serie di centri urbani dell’Alto Adige. Come naturale, vista la stagione, la maggior parte dei clienti si ferma nelle aree pubbliche adiacenti o di fronte ai locali sono soprattutto le ore serali.

L’Unione commercio turismo servizi Alto Adige fa appello a clienti e ospiti dei locali pubblici affinché mostrino la necessaria responsabilità e si attengano alle regole di comportamento. La salute di tutti i presenti viene prima di tutto. “Non può essere che, a causa di poche persone che non si attengono alle regole, si debba anticipare la chiusura dei locali pubblici nei centri urbani, come per esempio a Bolzano”, afferma Pietro Perez, responsabile della gastronomia e dei pubblici esercizi nell’Unione.

Per quanto possibile, i gestori dei locali sono costantemente impegnati a sensibilizzare i propri avventori circa il corretto comportamento da mantenere. “Non possiamo essere noi a farci carico dei compiti delle forze dell’ordine, che sono responsabili per la sicurezza, la tranquillità e il rispetto delle norme igieniche al di fuori dei locali. Tuttavia, siamo sempre pronti a collaborare e fornire tutto il sostegno possibile”, aggiunge Perez.

L’anticipo dell’orario di chiusura non rappresenta la soluzione del problema, ma un ulteriore problema a carico dei gestori dei locali. L’Unione spera ora che le persone mostrino comprensione e senso di responsabilità – il tutto unito a regolari controlli da parte delle forze dell’ordine. Sulla base degli ottimi numeri relativi al contagio registrati nelle due settimane passate, l’Unione auspica infine una riduzione delle regole di distanziamento a un metro – un altro motivo per mostrare la giusta responsabilità.













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