Uno studentato “italiano” per chi sceglie Innsbruck

Un campus di 300 metri quadri con 15 posti letto gestito da Mua e Palladio «Ci siamo iscritti qui per imparare bene il tedesco e pagare meno tasse»


di Mario Cirillo


BOLZANO. Cresce il numero degli studenti di lingua italiana che scelgono di frequentare l’università di Innsbruck. La molla principale è l’apprendimento del tedesco (requisito fondamentale per chi ha delle ambizioni lavorative in Alto Adige). Ma non solo: le tasse sono molto più basse, e il capoluogo tirolese ha una qualità della vita molto alta. Da alcuni anni, poi, c’è un campus destinato proprio agli studenti italiani, che si affianca a quello, storico, dell’Associazione degli studenti sudtirolesi.

La scelta. Sono molti gli studenti altoatesini che dopo la maturità, con il diploma in tasca e tanti dubbi nella testa, si sentono felici per il traguardo raggiunto ma confusi sul proprio futuro. Per coloro che decidono di frequentare un corso di laurea (circa il 70%), indipendentemente dal tipo di scuola superiore, con una miriade di atenei e percorsi a disposizione, la sensazione di smarrimento è sempre più frequente. Una volta fatta chiarezza sulle proprie intenzioni resta un'ultima incognita: dove andare a studiare. Nella stragrande maggioranza, gli studenti di lingua italiana ripiegano sugli atenei di Bolzano, di Trento o in altre sedi del Nord-Est. Esiste però una piccola percentuale . ma in crescita esponenziale- che sceglie l’università di Innsbruck. Ed esiste un progetto rivolto a questi studenti, che è ormai una piacevole realtà, in continua espansione. Questo progetto, sostenuto dall'assessorato alla Cultura, in collaborazione con il Centro Studi e Ricerche "Palladio", si chiama Inncampus.

Lo studentato italiano. Nello specifico si tratta di un centro linguistico residenziale di circa 300 mq, situato in un'ottima zona della città, nelle immediate vicinanze delle fermate centrali dei trasporti pubblici, che può ospitare fino a 15 studenti e dispone di stanze a due letti, di una segreteria, di un'aula studio, di un soggiorno con uso cucina e di altri servizi. Presso la struttura gli studenti possono trovare, non solo ospitalità, ma anche la costante assistenza di un tutor sia nell'apprendimento della lingua, sia nell'espletamento di pratiche burocratiche o nella soluzione di piccoli problemi quotidiani che si possono incontrare all'inizio della propria avventura universitaria. Il motto di Inncampus è infatti "Una Laurea + Una Lingua". Le motivazioni. Ma cosa spinge un giovane diplomato a scegliere Innsbruck quale sede universitaria nella quale proseguire i propri studi? «Innsbruck è più vicina di molte altre città universitarie italiane - spiega Riccardo Di Curti, studente di informatica -, è la città ideale per perfezionare la conoscenza della lingua tedesca. Inoltre permette di aprire grandi prospettive ed opportunità ai giovani della nostra provincia che si devono confrontare con una realtà europea multilingue». Per Michela Ceccoli, studentessa di storia dell'arte e archeologia, da 4 anni nella città tirolese, «avere una laurea in un'altra lingua è sempre una cosa positiva, sia per diventare cittadini europei bilingui che per ampliare le proprie opportunità di inserimento lavorativo e di carriera in ambito provinciale, nazionale ed europeo».

Marco Merzi, direttore dell'associazione Palladio che gestisce la struttura, e Stefano Zuliani, responsabile dell'associazione Mua, partner del progetto, entrambe facenti parte dell'universo Upad, sanno bene che la professionalità del futuro è europea e che dunque bisogna sempre più dare valore all'obiettivo della formazione plurilingue. Inncampus è stato pensato e costruito proprio per questo, per offrire ai giovani nuove opportunità e strumenti adatti ad aprirsi alle grandi sfide dello scenario europeo ed internazionale.

«In alternativa all'esame tradizionale per il patentino A, l'attestato di bilinguismo riconosciuto a chi ha completato studi universitari in lingua tedesca è molto utile - sostiene Selina Simonini, studentessa di giurisprudenza -. A Bolzano essere bilingui anche nel mio settore è fondamentale. Per questo ho scelto Innsbruck».

Fabio Raffaelli, studente di filosofia, sottolinea un ulteriore aspetto positivo nella scelta di studiare a Innsbruck: «Tra i tanti motivi che mi hanno spinto a trasferirmi in questa città c'è anche quello delle tasse universitarie meno ingenti rispetto ad altri atenei italiani, ed in generale, nonostante Innsbruck sia cara, le spese per alloggio, mantenimento e trasporti sono relativamente contenute».

Inoltre, ogni anno, durante il periodo estivo, Inncampus organizza corsi intensivi di tedesco per ragazzi e per adulti tenuti da docenti di madrelingua qualificati, che permettono di prepararsi all'esame di bilinguismo e alla certificazione linguistica internazionale del Goethe Insitut, lezioni e visite guidate per conoscere meglio la lingua e il territorio.

Inncampus è davvero una grande opportunità. Garantendo l'accoglienza, l'integrazione e l'inserimento nel tessuto sociale della città austriaca rappresenta un punto di riferimento per tutti quegli studenti altoatesini di lingua italiana presenti a Innsbruck.













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