Urbanistica, nuove regole Concessioni in pochi mesi

Approvato il Ddl. Widmann: «Sparisce l’esproprio. Agevolati imprese e privati» Ai Comuni le competenze sui piani di attuazione. Più rapidi i cambi di coltura


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Piccola rivoluzione in ambito urbanistico a pochi mesi dalla fine della legislatura. La giunta provinciale ha approvato ieri un disegno di legge (passerà al vaglio del consiglio entro luglio) che prevede l’abolizione dell’esproprio (che diventa un’eccezione), il rilascio delle concessioni edilizie nel giro di pochi mesi, l’assegnazione di terreni produttivi alle aziende in tempi brevi grazie alla libera contrattazione con i proprietari delle aree e il trasferimento ai Comuni delle competenze sui piani di attuazione.

La bozza approvata. La giunta provinciale, ha ricordato il presidente Durnwader al termine della seduta, «ha lavorato a una prima riforma che punta a semplificare e snellire le procedure e a coordinare meglio la tutela del paesaggio con lo sviluppo del territorio». Tra i punti qualificanti che la giunta intende definire nel dettaglio con la nuova legge spiccano la semplificazione e lo snellimento dell'iter di approvazione del Puc (anche attraverso un diverso coinvolgimento della commissione urbanistica della Provincia nella procedura dei Comuni) e dell’assegnazione delle aree produttive, con conseguente riduzione dei tempi per l’assegnazione.

«Il principale cambiamento - sottolinea Durnwalder - sarà il rilascio di una concessione edilizia nel giro di qualche mese anzichè nell’arco di un paio di anni, in modo da accelerare l'insediamento delle aziende». Il ddl prevede anche lo snellimento nelle procedure di cambio di coltura (da bosco a prato). Ora il testo passerà all'esame del Consiglio dei Comuni e del Consiglio provinciale: «Si punta all'approvazione definitiva della nuova legge tra giugno e luglio, in modo che le nuove regole entrino in vigore prima della fine della legislatura», ha concluso Durnwalder.

Gli espropri. Negli ultimi tre decenni l'iter di assegnazione delle aree produttive prevedeva due procedure precise: prima l'esproprio dell'area da parte dell'ente pubblico e successivamente la sua riassegnazione. Il nuovo Ddl apre la strada a una procedura radicalmente nuova: «L'esproprio diventa l'eccezione. In futuro la regola è data dal principio della libera disponibilità del bene», spiega l’assessore provinciale Thomas Widmann. «Se proprietario del terreno e azienda richiedente trovano l'accordo, pertanto, dovranno passare solo alcuni mesi». Gli espropri saranno utilizzati solo in casi eccezionali («come correttivi di decisioni e sviluppi sbagliati», precisa Widmann) per contrastare la frammentazione del territorio, per favorire un uso organico delle superfici produttive o per promuovere gli obiettivi della politica economica altoatesina.

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