Urzì: un progetto per rifondare l’intero centrodestra

«Nel 2015 a Merano si può puntare anche ad una lista unica Si può stare in maggioranza, ma non succubi come il Pd»


di Giuseppe Rossi


MERANO. I partiti di centrodestra saranno la vera incognita delle elezioni comunali 2015. Svanito il Pdl (5 dei sei eletti sono passati con Alleanza per Merano al governo della città) ora il panorama che si presenta agli elettori è incredibilmente variegato. Si va da Unitalia al partito di Nerio Zaccaria, passando a Fratelli d'Italia, Lega, Alto Adige nel cuore, Forza Italia con solo due partiti di fatto presenti in Comune o in Provincia. Alleanza per Merano e il gruppo di Alessandro Urzì.

Consigliere provinciale, la destra a Merano si è squagliata al sole, non c'è più. Ma gli elettori sì. Cosa state pensando per le comunali 2015?

«Il centrodestra come lo intendiamo noi, alternativo alla sinistra, si può fondare solo sulla autorevolezza delle persone e delle loro volontà, che è ciò che più conta per i cittadini: noi crediamo di dovere realizzare una sana amministrazione attraverso la credibilità di chi la propone. Negli ultimi anni molto di questo patrimonio di centrodestra si è perso».

Unire le forze oppure no?

«Sì certo, ma prima viene l'idea che l'Alto Adige nel Cuore ha di Merano. Per questo ho sostenuto la nascita di un gruppo locale che con entusiasmo ha costituito una squadra e un progetto di città che ora bisogna avere il coraggio di realizzare».

Liste separate o una coalizione?

«Se da soli potessimo pensare di avere più del 50% dei consensi direi anche da soli. Ma è evidente che questo è il libro dei sogni. Noi vogliamo costruire e migliorare la vita dei concittadini, non ci tireremo indietro, anzi sosterremo per primi e senza ipocrisie l'unità delle forze perchè vogliamo uscire dalla stagnazione politica e progettuale di Merano».

Unitalia, Fratelli d'Italia, Alto Adige nel cuore, Forza Italia e Lega, non si rischia di disperdere forze e voti?

«Di sigle ce ne sono anche altre, per questo dico che non si deve e non si può più attendere. Abbiamo già avuto incontri in questo senso e a metà settembre saremo in grado di presentare le nostre proposte politico-amministrative in modo da verificare quali sigle vorranno partecipare al progetto, perché no, anche di un’unica lista».

La civica di Genovese e il passaggio degli ex Pdl in maggioranza saranno un danno o un vantaggio per il centro destra nel 2015?

«Alleanza per Merano, basata su otto consiglieri uscenti del centro destra, si è sfasciata subito dopo la costituzione della giunta Januth e la preponderanza di Lista Civica si è vista in modo netto. Il centro destra ha un suo elettorato consolidato, indisponibile a patteggiamenti come quelli che hanno caratterizzato questa giunta, ovvero l’immobilismo decisionale. Le fuoriuscite dal Pdl poi sono figlie poi dell'assenza politica di una regia del centrodestra a livello provinciale. Il punto è essere determinanti e propositivi, non vidimare le scelte prese altrove».

La Svp è pronta a governare con la destra?

«A livello provinciale no. La Svp preferisce sempre chi ha un ruolo silenzioso e accondiscendente. Il Pd è perfetto allo scopo. A Merano, s’è verificato un fatto anomalo con qualche segnale in controtendenza, ma non basta chiedere i voti in consiglio e dare qualche assessorato per avere creato una nuova maggioranza».

Quale potrebbe essere il vostro candidato sindaco?

«Abbiamo tutti una idea nobile di candidato sindaco che faccia presa sulla popolazione. La proposta, ci auguriamo unica, dovrà essere fatta assieme, tra le forze politiche che vorranno ricostruire il centro destra a Merano».

Due provvedimenti da realizzare nei primi 100 giorni della nuova legislatura?

«Una sana amministrazione non corre, si costruisce passo dopo passo. Penso comunque a provvedimenti per migliorare la qualità della vita. Dal centro città, ai quartieri, c’è molto da fare, anche in termini di credibilità».

Mai con le civiche, o se ne può parlare?

«La risposta la deve dare l’elettorato, crediamo che siano i cittadini sempre a dovere decidere. Le nostre scelte saranno comunque sempre primariamente frutto della volontà dei nostri militanti e finalizzate a mettere in moto qualcosa di positivo per la città».













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