Va dalla madre e muore per overdose 

Il dramma in un appartamento di via Combattenti. La vittima è un trentenne bolzanino da tempo tossicodipendente


di Mario Bertoldi


BOLZANO. A pochi giorni dalla conferenza stampa, ecco la riprova di quanto fossero fondate le parole del questore Giuseppe Racca sull’aumento del consumo di droga a Bolzano. In effetti proprio nel capoluogo altoatesino un tossicomane, noto alle forze dell’ordine, ha perso la vita stroncato probabilmente da una overdose di cocaina. La vittima è un bolzanino poco più che trentenne. Il dramma si è verificato in via Combattenti nell’appartamento ove vive la madre alla quale l’uomo era solito chiedere aiuto quando avvertiva di non sentirsi bene proprio per effetto delle sostanze ingerite. In effetti è accaduto così anche l’altro giorno quando la madre si è visto entrare in casa il figlio. Come detto la donna era abituata all’arrivo in casa del figlio nei momenti critici a seguito della sua dipendenza da sostanze stupefacenti. Come spesso accadeva in questi casi, anche l’altro giorno l’uomo è entrato in casa pronunciando poche parole alla madre ed infilandosi in quella che era sempre stata la sua camera, in quell’appartamento. La donna non ha dato peso più di tanto a questo comportamento. Sapeva che suo figlio andava da lei quando voleva essere lasciato in pace e comunque avvertiva la necessità di trovarsi in un ambiente non ostile e più rassicurante. Probabilmente è successo così anche venerdì pomeriggio.

Poche ore dopo è stata la stessa madre a rendersi conto del dramma. La donna è entrata in camera per chiedere al figlio se avesse comunque bisogno di qualche cosa e si è accorta che non respirava più. Immediata la richiesta di aiuto. Sul posto è intervenuto in codice rosso un equipaggio del 118 con medico rianimatore ma non c’è stato nulla da fare. Il cadavere infatti presentava già evidenti sintomi di “rigor mortis” ed il medico non ha nemmeno tentato la rianimazione in quanto era evidente che il decesso fosse avvenuto almeno un paio di ore prima. In sostanza l’uomo è stato sopraffatto da un improvviso malore, molto probabilmente legato proprio ad un mix di sostanze ingerite poco prima. Una crisi che l’uomo potrebbe aver sottovalutato per poi passare in pochi minuti da uno stato di torpore alla morte per arresto cardiaco.

Potrebbe però anche essere accaduto che gli effetti della droga ingerita abbiano portato ad un blocco cardio respiratorio molto rapido che potrebbe non aver nemmeno dato il tempo all’uomo di tentare di chiedere aiuto alla madre. Che l’uomo abbia ingerito un mix di sostanze prima della crisi cardiaca mortale sembra un dato ormai accertato. E’ vero che non vi è ancora un responso clinico sicuro dell’autopsia, ma è anche vero che nella camera del dramma gli inquirenti hanno trovato accanto al cadavere una banconota arrotolata (utilizzata per inalare sostanze) oltre a polvere bianca che dovrà essere analizzata in laboratorio nel corso dell’inchiesta. Secondo le prime indicazioni si sarebbe comunque trattato di cocaina tagliata con altre sostanze. Sono state rinvenute anche alcune scatole di medicinali che l’uomo era riuscito a procurarsi.

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