Vaccini, a luglio scattano le prime multe 

La delibera della giunta provinciale parla chiaro. Stocker: «Continuiamo a fare informazione ed a coinvolgere i genitori»


di Valeria Frangipane


BOLZANO. Nella giornata in cui l’Asl presenta la campagna di sensibilizzazione con i nuovi testimonial (l’ex primario di Neonatologia Hubert Messner, Jutta Perkmann ed il parroco di Rio Pusteria don Hugo Senoner) e spinge le famiglie a vaccinare i figli... la Sovrintendenza parla chiaro. E ricorda che la delibera della giunta provinciale nr. 1405 del 12 dicembre 2017 prevede da luglio in poi multe da 100 a 500 euro per i genitori inadempienti ed in seguito le prime esclusioni da nidi e scuole materne (all’ultima rilevazione erano in tutto 1.178 i giovanissimi altoatesini 0-16 anni che frequentavano le scuole italiane ancora non vaccinati. Dato che sale a più di ventimila per le scuole tedesche). Del resto Bolzano pecora nera era e pecora nera è rimasta. Lo conferma il direttore dell’Asl - Thomas Schael: «E fate molta attenzione perchè in Alto Adige a rischiare non sono solo i bambini, ma anche gli adulti che in passato non si sono fatti vaccinare. Ricordo che per esempio a Catania negli ultimi mesi sono morte quattro persone di morbillo, vogliamo fare la stessa fine?». E va anche ricordato che nelle ultime settimane nella città siciliana i nove centri per la vaccinazione sono stati presi d'assalto da decine e decine di pazienti in cerca di notizie utili alla loro causa e pronti a sottoporsi al siero anti-morbillo. Schael invita la popolazione a seguire i consigli degli esperti per evitare epidemie ed a non sentenziare su questioni che non conosce: «Dobbiamo far parlare gli specialisti ed avere l’umiltà di ascoltare. La scienza non prevede democrazia». E l’Italia non brilla. La copertura vaccinale a livello nazionale resta infatti leggermente sotto la soglia, considerata ottimale, del 94,5%: a trainare verso il basso aree tradizionalmente “scettiche” capitanate dall’Alto Adige (85,8%) - peggiore di tutte - dal Friuli (90,4%) e dalla Sicilia (91,3%). L’Asl spinge alla vaccinazione e lo fa anche l’assessora alla sanità Martha Stocker che lamenta uno zoccolo duro di genitori che nonostante i continui inviti ad una maggior informazione e nonostante le frequenti sollecitazioni continuano a sottrarsi all’obbligo. Resta da capire cosa ci aspetta. Lo spiega molto bene la Sovrintendenza che ha in mano la delibera della giunta provinciale nr. 1405 del 12 dicembre 2017 che dirime la materia. La delibera recita testuale: «Da luglio 2018 tutti i bambini che fino a tale data non sono stati vaccinati saranno segnalati dall’Asl all’Ufficio provinciale prevenzione, promozione della salute e sanità pubblica che emetterà a carico dei genitori dei bambini tra 0–16 anni un’ordinanza di pagamento. Inoltre saranno segnalati dall’Azienda i bambini tra 0-6 anni, che fino a luglio 2018 non sono stati vaccinati, alla direzione dei servizi educativi per l'infanzia pubblici o privati e delle scuole per l'infanzia da loro frequentati, che procederanno secondo la normativa vigente». Ed aggiungiamo che la normativa vigente parla di esclusione. Stocker conosce molto bene la delibera ma frena: «Il ministero non ci ha ancora detto come muoverci e non saremmo certo i primi a far pagare le multe!». Intanto l’Asl va avanti con la campagna di sensibilizzazione dallo slogan "Perché mi piace la vita". Ieri - come detto - sono stati presentati i due opuscoli informativi, video con esperti sulla vaccinazione e tre nuovi testimonial che supportano la campagna con le loro storie personali. «E questo - dice Stocker - per rafforzare la consapevolezza che le vaccinazioni sono importante strumento di prevenzione e per sensibilizzare quelle famiglie, i cui figli non sono ancora in regola con tuttte le vaccinazioni obbligatorie».













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