Val Badia, attrarre i turisti migliorando la mobilità

Riunione dei fiduciari comunali dell’Unione albergatori: il ruolo dell’Alemagna Tra le altre iniziative l’offerta di corsi di lingua e cultura ladina per la clientela


di Ezio Danieli


LA VALLE. La mobilità al centro della riunione degli albergatori badioti. Su invito di Marina Crazzolara, presidente dell’Unione albergatori e pubblici esercenti (Hgv) della Val Badia, i fiduciari comunali neoeletti della valle si sono riuniti per la prima volta a Pederoa, frazione di La Valle.

Erano presenti Harald Vallazza, nuovo fiduciario di La Valle, Hans Mutschlechner, fiduciario neoeletto di San Vigilio di Marebbe, Ivan Costamoling, nuovo fiduciario di Corvara/Colfosco, Markus Valentini, nuovo fiduciario di Badia e Günther Erlacher, fiduciario di San Martino in Badia.

Oltre ad analizzare le varie tematiche dei singoli paesi della valle, sono state definite le priorità del turismo. In futuro l’Unione albergatori si impegnerà a fidelizzare maggiormente gli associati e cercherà di intensificare la collaborazione, la comunicazione e l’organizzazione di eventi e corsi nella valle.

Per i fiduciari dell’Hgv della Val Badia la mobilità resta uno dei temi centrali. Insieme al presidente mandamentale Thomas Walch in futuro si inviteranno degli esperti per verificare come attuare i progetti di mobilità ipotizzati. A tale proposito è stata affrontata la questione del prolungamento dell’autostrada «Alemagna» che sarà certamente realizzato in vista dei Campionati del mondo di sci di Cortina nel 2021. Quest’opera ridurrebbe notevolmente i tempi di percorrenza per raggiungere la Val Badia dall’aeroporto di Venezia, ovvero Treviso e sgraverebbe sensibilmente le altre infrastrutture viarie, ad esempio l’autostrada del Brennero. Come operatori turistici è opportuno occuparsi per tempo di tali sviluppi.

Oltre a migliorare e velocizzare l’accesso alla valle, gli operatori turistici dovrebbero offrire ai propri clienti la possibilità di avvicinarsi alla cultura e alla lingua ladina. A tale proposito sono in corso alcuni progetti nei quali l’Unione Albergatori della Val Badia vorrebbe collaborare: il progetto Interreg «LinguAlp», il riconoscimento delle saghe ladine come patrimonio immateriale Unesco e la domanda di collaborazione da parte della «Uniun Generela Domites» in un progetto Interreg che prevede la realizzazione di una App per corsi online gratuiti di lingua ladina.

«Constatiamo frequentemente quanto i nostri ospiti siano desiderosi di conoscere la nostra lingua e la nostra storia. Sono affascinati dalla nostra madrelingua, la più antica dell’Alto Adige, e sarebbero felici di approfondirne la conoscenza», ha sottolineato Marina Crazzolara.

Tutti i presenti hanno convenuto che l’utilizzo di una lingua ladina unitaria, che presuppone comunque l’apprendimento del proprio idioma, sia un passo importante per prevenire il disorientamento per quanto riguarda l’utilizzo della lingua unitaria a livello provinciale.

La presidente di zona Marina Crazzolara ha quindi informato i presenti su alcune tematiche attuali a livello provinciale, sulla sua attività nel comitato di marketing dell’Idm Alto Adige e nel gruppo di lavoro «Green Days Passo Sella», nonché in seno alla Federalberghi dove prossimamente vorrebbe presentare un progetto riguardante le «settimane bianche».

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