Valle Aurina, rinasce lo storico rifugio «Vittorio Veneto»

In estate sarà pronta la struttura a 2.922 metri al Sasso Nero Per demolizione e ricostruzione, i costi salgono a 3,7 milioni



VALLE AURINA. È attesa per l'estate la fine dei lavori di ricostruzione del rifugio Vittorio Veneto al Sasso Nero, a 2.922 metri di altitudine in valle Aurina, e la giunta provinciale ha recentemente aggiornato l'importo totale degli interventi, salito a 3 milioni 702.128,18 euro con l' “approvazione di una variazione non sostanziale delle caratteristiche tecniche dell'opera”.

In sostanza, come spiega la delibera della giunta guidata dal presidente Kompatscher, sono state necessarie “lavorazioni integrative prescritte in merito a interventi paesaggistici e di rinaturalizzazione dopo la demolizione del vecchio rifugio” e misure che garantiscano un progetto “rispettoso del sensibile ambiente montano del rifugio”, oltre a interventi “per un approvvigionamento garantito di acqua potabile e provvedimenti temporanei per la protezione invernale durante le lavorazioni eseguite” a una quota intorno ai tremila metri.

I lavori aggiuntivi hanno comportato un aumento dei costi pari a 445.056,85 euro, una cifra arrotondata dai 224.943,15 euro di somme a disposizione dell'amministrazione. Per un importo complessivo di 670 mila euro, che, come detto, ha fatto salire fino a 3,7 milioni l’intervento di rinnovamento della struttura alpina, il cui primo edificio risale al 1894 e che oggi è proprietà del Cai di Brunico.

Nell'aprile dell'anno scorso, la giunta provinciale aveva definito il programma planivolumetrico delle opere approvando alcune integrazioni come la realizzazione di un punto raccolta per i rifiuti e il ripristino della cartellonistica del rifugio e dei percorsi dei sentieri, con indicazioni geografiche e storiche dell’area. 

Il progetto di demolizione e ricostruzione del rifugio Vittorio Veneto al Sasso Nero, dotato di 50 posti letto, rientra nel programma triennale di esecuzione delle opere pubbliche varato un anno fa dalla giunta. Tra gli interventi aggiuntivi sul rifugio, ritenuti elementi della dotazione tecnica di base dalla Commissione paritetica, figurano anche la fornitura di materassi ignifughi, la costruzione di una legnaia e la realizzazione di un deposito di sicurezza esterno.













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