La storia

Vedova lascia 75 mila euro all'Asl: «Utilizzeremo i fondi per la ricerca»

Bolzanina di 70 anni, spirata nel 2022, ha donato l’alloggio di via Eisenkeller, il garage e altri beni all’Azienza e ad altri 6 beneficiari. Il denaro va per sua volontà al “Centro di coordinamento provinciale delle malattie rare”. Benedicenti: «Ne faremo l’uso migliore possibile



BOLZANO. “Gutta cavat lapidem”. La goccia scava la pietra. Non sarà la generosità di una signora a salvare il bilancio Asl, ma certo in Azienda apprezzano e ringraziano. Il 29 novembre del 2022 muore dopo breve malattia A.A. - bolzanina di 70 anni - che vive a Gries in via Einsenkeller in un piccolo appartamento. Il marito è scomparso due anni prima di lei, non ha figli, ha una sorella e beni per circa mezzo milione di euro.

La donna sottoscrive un testamento olografo pubblicato il 6 febbraio 2023 con il quale chiama all'eredità, quale erede universale insieme ad altri sei beneficiari, l'Azienda sanitaria a cui viene destinata una cifra che si aggira attorno ai 75 mila euro. Fa parte della massa ereditaria un alloggio di 61 metri quadrati valutato 296 mila euro, un garage (38 mila euro), una Fiat 500 (6 mila euro), un vecchio scooter (350 euro), oltre a due conti correnti uno da poco più di 27 mila euro, un secondo di circa 1.500 euro a cui si aggiunge un deposito titoli per circa 160 mila euro.

Il denaro- secondo precise volontà - è destinato al «Centro di coordinamento provinciale per le malattie rare - Servizio di consulenza genetica dell'Asl», di cui è responsabile il dottor Francesco Benedicenti. Che oggi ringrazia. «Abbiamo saputo da poco - scrive il medico - che figuriamo tra i beneficiari insieme ad altri soggetti. La generosa donatrice non ha indicato le motivazioni che l'hanno portata a compiere questa scelta, non è stata nostra paziente e non sappiamo se abbia avuto un contatto con il nostro centro un suo parente o conoscente. Noi cercheremo di onorare e rispettare le sue volontà, utilizzando questi fondi per uno o più progetti di ricerca dedicati alle malattie rare. Ne approfitto per ricordare che ad oggi i pazienti residenti in Alto Adige sono, in base ai dati del registro provinciale, circa 5.400. Questo significa 10 malati con patologia rara ogni 1.000 abitanti. Circa il 15% di questi sono bambini e adolescenti. In totale, le malattie finora diagnosticate da noi sono 795 e 580 sono quelle di cui si contano meno di quattro persone affette. Alcune rientrano tra le cosiddette malattie "ultra-rare" e in alcuni casi il paziente altoatesino è uno dei pochissimi noti al mondo a soffrirne. Fondamentale andare avanti con la ricerca. Quindi - chiude Benedicenti - ancora grazie per il lascito». V.F.













Altre notizie

Attualità