Verdi, si punta sul gruppo «rodato» alle politiche 

Seduta di clausura sulle elezioni provinciali: pieni poteri alla assemblea Con Foppa e Dello Sbarba, in pole position anche Laura Polonioli


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Almeno tre consiglieri, come oggi. Possibilmente di più. I Verdi hanno iniziato i ragionamenti sulle elezioni provinciali. Puntano alle elezioni di ottobre per il rilancio del movimento. C’è il pensiero di fondo che la prossima legislatura potrebbe essere quella di una svolta, con la rottura degli schemi consueti sulle alleanze. Potrebbe arrivare una apertura della Svp verso il loro mondo. È una ipotesi, anche se il centrodestra ci conta di più, visto il clima nazionale.

I Verdi hanno discusso delle provinciali sabato in una seduta di clausura, preparatoria della assemblea provinciale di sabato 21 aprile.

Sono freschi i risultati deludenti delle elezioni politiche, che hanno visto i Verdi sostenere in Alto Adige la lista di Liberi e uguali. «Consideriamo comunque un atto di coraggio esserci presentati con nostri candidati anche alle politiche», ribadisce la co-portavoce Brigitte Foppa.

Dalla seduta di sabato è uscito lo schema di come verranno gestite le decisioni fino al voto. Il luogo delle scelte sarà l’assemblea provinciale. «In tempi molto social, preferiamo dare un segnale “analogico”: parlare guardandoci negli occhi, stando nella stessa stanza», spiega Brigitte Foppa, «Nel nostro statuto non abbiamo previsto una modalità fissa per le scelte su candidature ed eventuali alleanze. Preferiamo scegliere di volta in volta, in base a quello che ci sembra necessario. E questa volta ci sembra giusta la formula “assembleare”».

È questa la proposta che il coordinamento provinciale presenterà alla assemblea del 21 aprile. Se verrà dato il via libera, verranno convocate almeno due assemblee in giugno e settembre, per il via libera definitivo alla lista.

I CANDIDATI. Dei tre consiglieri provinciali, Hans Heiss ha annunciato la decisione di non ricandidarsi. La lista punterà invece ancora su Brigitte Foppa e Riccardo Dello Sbarba, che dovrebbe essere stato ormai convinto a restare. Altra candidatura di peso che pare scontata è quella di Laura Polonioli, che ha appena corso nel collegio del Senato di Bolzano. Laura Polonioli non sarà la sola conferma della squadra delle politiche. I Verdi non hanno nascosto di avere considerato questa campagna elettorale come un giro di rodaggio e di presentazione dei volti nuovi per le provinciali. «Chiederemo a tutti loro di esserci anche per le provinciali. Intanto abbiamo chiesto loro di partecipare alle nostre riunioni», spiega Brigitte Foppa. Nella lista di Liberi e uguali del 4 marzo molti dei candidati erano stati proposti dai Verdi. In ottobre potrebbe dunque essere candidato Norbert Lantschner che però precisa: «Ci sto pensando, ma non ho deciso. Impegnarmi in una nuova campagna elettorale...Passo complicato». Prima della candidatura alla Camera Lantschner aveva affrontato la campagna come candidato sindaco. Altri possibili nomi dalle politiche, Markus Frei, Hannes Obermair e Cornelia Brugger, che pure anticipa «non ho ancora deciso».

LE ALLEANZE. Rinunciare al simbolo della colomba è stato controproducente per i Verdi già alle politiche. Il tema alleanze viene maneggiato dunque con cura in vista delle provinciali. La lista di Liberi e uguali, sostenuta dai Verdi, il 4 marzo ha ottenuto in Alto Adige 11.188 voti (dato riferito alla Camera). Meno della metà della lista dei Verdi alle provinciali del 2013, che avevano portato 25.070 voti. Intanto la sinistra di Liberi e uguali sta elaborando il flop. Una alleanza provinciale tra Verdi e sinistra non è al momento in vista. «La collaborazione è stata serena, altro al momento non si può dire», dice Foppa. Luca Di Biasio (Sinistra italiana) conferma: «Prima di parlare con altri, la sinistra di Bolzano deve capire come andare avanti. Siamo concentrati su questo».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Il caso

Chico Forti, si avvicina il rientro in Italia: ha lasciato il carcere di Miami: "Per me comincia la rinascita"

Da ieri il 65enne trentino, condannato all’ergastolo per omicidio, è trattenuto dall'Immigrazione Usa: nelle scorse ore firmato l’accordo per scontare la pena in Italia

LA PROCEDURA. La sentenza Usa sarà trasmessa alla Corte d'Appello di Trento
IL RIMPATRIO. Il ministro Nordio: «Chico Forti, lavoriamo per il suo ritorno in Italia il prima possibile»
L'ANNUNCIO Giorgia Meloni: "Chico Forti torna in Italia"

Attualità