Vertice Biancofiore - Lega, il candidato lo sceglierà Salvini 

Le comunali del 2020. Il centrodestra si compatta, sarà il ministro a trattare direttamente con la Volkspartei Il commissario Bosatra: «Dopo Laives e Provincia, anche a Bolzano al governo con la Svp». La deputata: «Uniti si vince»



Bolzano. Si sono trovati, finalmente faccia a faccia, nel maso dell'alleanza, Maurizio Bosatra e Michaela Biancofiore. Sotto, tutta Bolzano in cartolina. Un pranzo che ha sancito la fuoriuscita della Lega dal “facciamo da soli” delle provinciali per approdare alla via salviniana per la conquista dei municipi, quella con la riproposizione della triade del centrodestra classico.

«Ci rivedremo» ha salutato il commissario padano. Nomi? «Ne ho ascoltati un paio..».

Michaela conferma: «Ne abbiamo parlato "en passant"...».

Dal che si deduce una prima cosa: il programma lo dovrebbero fare insieme Lega, FI e AA nel cuore. Il candidato sindaco, seconda cosa, verrà dopo il programma «e sarà discusso tra gli alleati». Anche se Bosatra, a microfoni spenti sorride: «Certo che alla fine dovrebbe decidere Salvini. Come sempre».

E cioè il dominus della possibile coalizione. Poi la Svp.

Filo diretto con la Svp

Per i leghisti la Svp è l'interlocutore privilegiato. «Parleremo con la Volkspartei. Abbiamo una buona esperienza di collaborazione già in atto in Provincia. Come è accaduto lì - dice il commissario- potrebbe accadere anche in Comune, perché no... Se c'è la possibilità di un appoggio della Stella alpina anche al primo turno? Troppo presto. Ma adesso sappiamo che possiamo parlarci e anche governare insieme». Su questo punto gli interlocutori locali all'interno della Lega proveranno a puntare molto sulla decisione in merito alle candidature di Salvini. «Sappiamo che la Svp non guarda con molta simpatia ad un eventuale tavolo di trattativa con Biancofiore e Urzì - dice uno di loro - per questo sarà conveniente per tutti fare emergere con forza il ruolo di Salvini nella trattativa». Che la Lega ci provi con decisione è evidente anche dalla presentazione ieri, a poche ore dall'incontro Bosatra-Biancofiore, della campagna di ascolto «Dillo alla Lega».

La campagna della Lega

Un volantino-formulario che verrà distribuito nei gazebo al mercato di piazza Matteotti e che ci si attende venga riconsegnato con i pareri di chi vorrà su cinque temi: sanità, vigili («più sicurezza o più controllo veicoli»), sì o no al tram, quale collocazione al museo di Ötzi e un “tema libero”. Bosatra e Filippo Maturi hanno chiarito: «Non ci si fa dettare il programma dalla gente, ma è un modo per ascoltarla e farla partecipare». Perché sulla viabilità, ad esempio le idee sono chiare: «Riaprire viale Trento» chiede il consigliere comunale Luigi Nevola.

«Spostare tanti uffici provinciali dal centro alla periferia per frenare i pendolari» aggiunge l'onorevole Maturi. E poi la sicurezza, inevitabile cavallo di battaglia. E, sperano alla Lega, futuribile cavallo di Troia per penetrare in Comune: «Ogni giorno è un bollettino di guerra ormai - dice Maturi - come una emergenza resta il non -rapporto con i giovani». Dunque, da una parte i gazebo per ribadire l'anima popolare della Lega e la sua presenza soprattutto nei quartieri («come fa Salvini ovunque» spiegano) ma dall'altra l'apertura di un tavolo classicamente politico che riporti in vita l'asse Salvini-Meloni-Berlusconi con rapporti di forza invertiti rispetto al passato e che rispettino la successione di cui sopra.

Per questo, anche se in tante regioni e municipi la Lega ha permesso la vittoria ma il candidato era di area “moderata” , qui a Bolzano si proveranno tante strade, nessuna esclusa. «Naturalmente dovrà essere un bolzanino» annunciano.

Naturalmente potrà essere anche un personaggio della società civile? «Questo è prematuro» dice Bosatra. Che incassa i complimenti di Michaela a proposito di “lealtà” e conta sulla lunga esperienza accumulata negli anni da capo gabinetto del ministro Calderoli per muoversi con diplomazia su terreni scivolosi.

Col commissario, i padani si preparano in sostanza a passare dall'essere di lotta a tentare di proporsi pure di governo. Per dopo l'estate si sta organizzando un incontro ufficiale con i possibili alleati.

Per allora, anche sui nomi o sul nome, Matteo Salvini potrebbe essersi fatto idee più chiare. E il programma? «Beh, lì abbiamo molti punti in comune». P.CA.













Altre notizie

Attualità