Vettori si tira fuori dalla gara sull’assessorato
Il consigliere comunale: «Sono terzo nelle preferenze, non avanzo pretese» Bessone e Vettorato: «L’accordo ci interessa, ma sappiamo anche trattare»
BOLZANO. Il primo colpo è stato portare quattro eletti in consiglio provinciale: il gruppo italiano ne aveva perso la memoria. Il prossimo colpo per la Lega sarà arrivare in giunta. «Non si corre per perdere», conferma Giuliano Vettorato, uno degli eletti. È sicuro che con otto italiani in Consiglio, due saranno gli assessori. La Lega è arrivata al voto con i nervi a pezzi per le rivalità interne. Il commissario Massimo Bessone ha costruito la propria cordata elettorale Rita Mattei e Luigi Nevola. Carlo Vettori ha lavorato in tandem con l’assessore di Laives Giuliano Vettorato. Erano considerati i candidati più forti. Sono entrati tutti, con l’eccezione di Nevola. Il successo dei due gruppi ha calmato le acque. Bessone, arrivato primo per preferenze (4.398), si è rafforzato come commissario. Ammesso che nasca l’accordo con la Svp, la scelta degli assessori farà esplodere la guerra atomica nella Lega? Carlo Vettori fa il primo passo e si esclude dalla gara. «A 36 anni posso permettermi di fare il consigliere per cinque anni e imparare i meccanismi della amministrazione», così Vettori, «Deciderà il partito e credo che le preferenze contino. Sono arrivato terzo a pari merito, non ho nulla da rivendicare». Vettori e Rita Mattei hanno ottenuto entrambi 2.381 preferenze. A questo punto resterebbero in lizza Bessone, Rita Mattei e Vettorato (secondo con 2.999 preferenze), tutti interessati. La decisione dipenderà anche dalle trattative con la Svp. Se il partito di maggioranza spingesse per avere una donna non Svp in giunta, Rita Mattei avrebbe la strada spianata. Nelle trattative ufficiose dei mesi scorsi, la Svp avrebbe chiesto alla Lega di fare di tutto per eleggere almeno una donna, e così è stato. Le trattative, come annunciato, verranno seguite anche da Salvini o da suoi delegati. Intanto Bessone anticipa la sua idea sui criteri per la scelta degli assessori : «Credo che peseranno le preferenze, anche come forma di rispetto per gli elettori». Bessone anticipa: «Dobbiamo imparare dal Pd. Sta a noi non litigare, fare le cose bene». E le trattative? Bessone anticipa: «Con quattro eletti possiamo avere un peso diverso dal Pd. Siamo il partito di tutti i gruppi, ma è importante per noi tutelare il gruppo italiano. Sarebbe folle farci prendere dal successo, sederci in giunta e dividerci qualche poltrona. Poi tra cinque anni chi ci voterà? Dobbiamo comportarci bene». Così Vettorato: «La Lega è un partito “militare”. C’è una struttura che decide. Si farà una analisi su chi è in grado. Come assessore comunale ho maturato esperienza». Anche Vettorato promette che «non andremo dalla Svp con il cappello in mano». È importante «essere in quattro, avere Fugatti a Trento e Salvini a Roma. Non è un ricatto è avere le idee chiare su ciò che ci interessa. Con la Svp vogliamo parlare di temi, per prima la sanità, poi i criteri per le case Ipes». E i temi sensibili? «Sulla toponomastica parla chiaro lo Statuto», così Vettorato. (fr.g.)