BOLZANO

Via Museo alta, riecco le bici. Una «L» salverà i ciclisti 

Fattor: «Strisce pedonali e un semaforo intelligente davanti alla gelateria.» Il tratto dei cartelloni diventerà ciclabile. In via Cassa di Risparmio una nuova fermata del bus


Paolo Campostrini


BOLZANO. Una delle trincee più cariche di tensione tra vigili e ciclisti a Bolzano è da tempo immemorabile la discesa che da ponte Talvera porta a via Museo. I conduttori di bici intenti a dimezzare il percorso evitando così l’imbuto di via Rosmini con occhio attento agli agenti e a loro volta questi ultimi, pronti a multare sbucando da via Cassa di Risparmio.

Una «L» ciclabile

Ora la trincea di conflitto dovrebbe essere smantellata. A breve l’assessore Stefano Fattor presenterà il progetto per depotenziare quel punto caldo. Con questo schema: un semaforo davanti alla gelateria Theiner, allo sbocco della pista delle passeggiate, per oltrepassare in sicurezza l’incrocio con via Talvera, l’apertura alle bici di quel tratto di marciapiede riqualificando il fronte dove oggi sono installati i cartelloni dei cinema fino all’arrivo davanti al semaforo di via Cassa di Risparmio; uso integrale di quei cento metri davanti alla Sparkasse Academy (all’angolo tra via Leonardo da Vinci e via Cassa di Risparmio) fino a poter imboccare via Leonardo Da Vinci. Il tutto, per costituire una sorta di «L» pienamente ciclabile così da evitare frizioni e rischi per le biciclette ad incrociare pedoni o automobili.

La fermata dell’autobus

Ma c’è un «di più», sempre preannunciato dall’assessore alla viabilità. È un «salvagente» da costruire in mezzo a via Cassa di Risparmio così da non più incrociare persone in attesa del bus affollarsi sui marciapiedi. Un po’ come accade da tempo nelle grandi città, da Parigi a Milano dove queste isole per far stazionare i passanti sono ormai da tempo inserite nel panorama urbano. In mezzo a via Cassa di Risparmio apparirà così questo lungo salto di quota, con spazio sufficiente per consentire agli utenti di aspettare in sicurezza l’arrivo dei mezzi o l’attraversamento.

L’impianto semaforico

Questo, come novità di arredo urbano. Ma il cuore della risistemazione di quella serie di incroci promiscui che spesso non si sa come affrontare, se non immettendosi con la bici nella strettoia di via Rosmini tra auto in coda e bus che sfilano pericolosamente a fianco dei ciclisti, è l’attraversamento in sicurezza del tratto che dalle passeggiate e dunque da Theiner conduce sull’altro lato della strada. E la possibilità, in questo modo, di usufruire della discesa verso via Museo in piena legittimità.

Lo snodo riqualificativo è l’installazione di un ulteriore semaforo che regolerà l’accesso delle auto sia in salita dalla rampa che da via Talvera. «In più -anticipa lo stesso Fattor - questo nuovo semaforo sarà sincronizzato con quello posto già adesso a guardia del passaggio pedonale di via Cassa di Risparmio verso via Museo, evitando in questo modo un appesantimento delle attese da parte delle auto». Ci sarà in sostanza un tempo modulato e specifico concesso ai ciclisti per attraversare la strada provenendo da Theiner, scendere la rampa del ponte e infine oltrepassare, nel caso, le altre strisce, o scendere e passare a piedi in via Museo. O proseguire verso via Leonardo Da Vinci.

In questo modo si prendono i due classici piccioni con una fava: il primo è il disinnesco di un illecito uso ciclabile di un marciapiede tutt’ora solo pedonale per accorciare i tempi, il secondo è la integrale messa in sicurezza di un attraversamento pedociclabile in un quadrante molto complicato per via di incroci ed immissioni ravvicinate.

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