Via Resia, un affare da 25 milioni di euro

Domani l’Ipes decide sull’offerta dell’imprenditore Dalle Nogare per la costruzione di 110 alloggi



BOLZANO. Domani l’Ipes deciderà sull’acquisto chiavi in mano di 110 alloggi in parte popolari e in parte da destinare al ceto medio. In gara c’è solo un’offerta, ovvero quella dell’imprenditore Antonio Dalle Nogare. È un’operazione da 25 milioni di euro. Gli alloggi verrebbero realizzati sull’area Mair-Defranceschi la stessa che nel 2011, in occasione di un bando analogo sempre dell’Ipes, non aveva ottenuto il parere positivo della commissione urbanistica provinciale alla trasformazione da verde agricolo in edificabile. Due anni dopo - e questo aspetto rappresenta il cuore dell’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Giancarlo Bramante - il via libera prima del consiglio comunale e poi della commissione urbanistica provinciale.

Una commissione interna, formata da tre tecnici, che in queste settimane ha esaminato l’offerta, domani consegnerà il parere al presidente dell’Ipes Konrad Pfitscher. Si tratta di un parere obbligatorio e vincolante per i vertici dell’Istituto.

Una delle cose anomale in questa complicata vicenda è rappresentata dal fatto che a poche centinaia di metri dall’area Mair-Defranceschi c’è un terreno che l’Ipes ha acquistato nel 2001 per costruire una settantina di alloggi. Costo: un milione e 617 mila euro. Per formalizzare l’acquisto l’allora presidente dell’Istituto Rosa Franzelin aveva dovuto allegare alla richiesta, presentata alla Provincia per avere i finanziamenti, la documentazione con cui sia la Provincia che il Comune assicuravano che il terreno sarebbe stato trasformato da agricolo in edificabile.

Sono tredici anni che l’Ipes attende la variante che il Comune però si è sempre rifiutato di fare, ritenendo che non si possa costruire in mezzo al verde.

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