Bolzano

Via Vintler cambia volto: nuovi alloggi e un “parco” 

L’operazione immobiliare: aperti due cantieri seguendo la nuova frontiera del “costruire sul costruito”: uno nello stabile della galleria, l’altro nell’edificio accanto chiuso da anni 



BOLZANO. La nuova frontiera del “costruire sul costruito” si sposta in via Vintler. È qui, lungo il fronte che unisce la galleria fronte anagrafe e fino al liceo dei Francescani che si sta predisponendo un vasto, doppio cantiere. Uno è già visibile per via dello sgombero della parte alta della galleria Vintler, con le vetrine oscurate e i negozi, quelli che sono stati in grado, spostati verso il centro.

L’altro si può intravvedere attraverso lo stato un po’ in disarmo dell’intero edificio che guarda piazza Madonna e tocca i Francescani.

Di quest’ultimo immobile è definito il futuro: 15 unità abitative, l’intero edificio storico che verrà ristrutturato mantenendone l’impianto, venti garage, un negozio. Anche il fronte abitato sopra la galleria verrà mantenuto con il suo affresco. E la ragione è che ambedue svilupperanno il proprio futuro sopratutto all’interno. Come spesso accade in questo quadrante urbano, sia tra via Museo e via Leonardo da Vinci, oppure tra via Argentieri e via Streiter quasi tutte le connessioni tra le direttrici storiche che si sono sviluppate in parallelo, rivelano spazi nascosti. Alcuni utilizzati, altri no, alcuni destinati già a pertinenze con le unità vicine.

Insomma, un piccolo grande mondo che si potrebbe osservare meglio dall’alto, mentre dal basso risulta chiuso da passaggi, cortili privati o luoghi degradati e poco utilizzati nel corso del tempo.

Ora invece, proprio questa realtà costruita e no del centro storico bolzanino, sta diventando il nuovo terreno di espansione abitativa. Un altro esempio? Il progetto che sta per essere attuato lungo via Conciapelli e la stazione, che mira a sfruttare un’area rimasta vuota dopo essere stata distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale.

Anche in via Vintola, l’espansione abitativa riguarda così la parte interna e si svilupperà attraverso un ampio uso di terrazzamenti e giardini interni ricostruiti con affacci multipli. In linea generale anche quest’ultimo cantiere è stato consentito dal Comune proprio guardando ad una prospettiva di riqualificazione senza dover sfruttare nuovi terreni. Una strategia in parte indotta dalla oggettiva mancanza di aree di espansione dopo la realizzazione di Casanova e Druso ovest su quelle residuali ma anche da una scelta sostenibile di più ampio respiro che mira a non consumare ulteriore suolo se c’è la possibilità di avviare nuovi risanamenti e riqualificazioni.

Dunque di muoversi sul “costruito “ attraverso scelte urbanistiche che ormai gran parte dei Comuni italiani ed europei tendono a mettere in pratica. Ottenendo così due risultati: il primo riguarda la necessità di mantenere, ad esempio, aree verdi e non costruite; il secondo tocca il bisogno di vedere i quadranti centrali delle città, spesso vecchi e mal risanati, tornare a nuova vita. E a nuove destinazioni. P.CA.













Altre notizie

Attualità