La protesta

Via Visitazione: un cancello contro gli alloggi protetti 

Il Comitato di residenti contesta la soppressione di una novantina di posti auto. Sono decisi a mantenere anche la recinzione per difendere la proprietà privata: va trovato un altro sito



BOLZANO. Continua la protesta dei residenti di via Visitazione contro gli alloggi protetti che dovrebbero sorgere al posto dell’attuale parcheggio. Sull’area, tra via del Ronco e viale Europa (dietro via Milano), stretta tra i condomini, dove anni fa c’era l’osteria Santa Maria.

L’altra sera, hanno appeso un manifesto sulla recinzione dell’attuale parcheggio, per tornare a contestare la location scelta per la realizzazione della casa di cui si parla da almeno dieci anni. Per l’opera, la Provincia ha già stanziato fondi per quattro milioni di euro. Realizzarla in un altro sito significherebbe far ripartire da zero l’iter e rischiare di perdere i finanziamenti.

Per questo la giunta è decisa a riportare, nelle prossime settimane, in consiglio comunale la delibera, ritirata per ragioni formali, all’inizio di febbraio.

Ma i residenti, che hanno già raccolto oltre 300 firme, sono più che mai decisi a non mollare. In una lettera inviata al sindaco Renzo Caramaschi minacciano, oltre ai ricorsi, anche di installare un cancello - sul modello di via della Vigna - e di mantenere l’attuale recinzione per difendere la proprietà e almeno una piccola parte dei posti auto.

«Durante la seduta del consiglio comunale - si legge nella lettera inviata al sindaco -il progettista ha illustrato ai consiglieri l’intervento previsto. È emerso che, uno dei maggiori problemi da noi segnalati (l’attuale impossibilità di accesso dei mezzi di soccorso, in particolare ai civici di via Visitazione 80,82,84,86 e 88 – 100 famiglie- 420 persone) si vorrebbe risolvere, eliminando la recinzione che attualmente divide la nostra stradina privata dall’area dove il Comune vuole edificare. Questo fatto sì sarà oggetto di ricorso da parte nostra, perché è nostra intenzione non solo mantenere la recinzione che divide la strada di nostra proprietà dall’attuale parcheggio, ma intendiamo realizzare anche un cancello in corrispondenza dell’intersezione con via Visitazione, dove inizia la nostra proprietà, analogamente a quanto hanno fatto gli abitanti di via della Vigna».

Il motivo: salvare 26 posti auto. I residenti hanno calcolato che si perderanno 88 posti macchina, in una zona dove non ci sono parcheggi. È vero che nel nuovo edificio si costruiranno dei garage, però saranno a pagamento.

«Ma con la recinzione - si legge ancora nella lettera - che ci si costringe ad erigere per salvaguardare i nostri pochi, preziosissimi, posti macchina, come facciamo a garantire l’accessibilità dei mezzi di soccorso? Anche l’accessibilità dell’autoscala dei vigili del fuoco al nuovo edificio è messa in discussione e chiediamo pertanto che venga richiesto un nuovo parere».

Quindi il Comitato elenca una serie di siti alternativi dove si potrebbero realizzare gli alloggi protetti. Si parte da via Vittorio Veneto dove c’è un edificio comunale, che “ da anni sta andando in rovina e che potrebbe essere ristrutturato con fini sociali”. Poi, in via Novacella c’è un edificio del demanio destinato ad essere ceduto al Comune e che “potrebbe essere la sede ideale per una casa protetta”. In viale Trieste, vicino al cortile della scuola don Milani, “alcuni di noi ricordano che anni fa c’erano degli uffici comunali, oggi trasferiti altrove: terreno quindi comunale sul quale poter realizzare la struttura”. Conclusione: «Soluzioni alternative sembra pertanto che ce ne siano, se si vogliono trovare».













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