il caso

Violenza sulla figlia, condannato a otto anni

Pronuncia definitiva della Cassazione: un 54enne di Sluderno portato in carcere dai carabinieri


di Bruno Pileggi


SLUDERNO. La condanna è diventata definitiva ed i carabinieri di Sluderno lo hanno arrestato su ordine di carcercazione della procura generale della Corte d’appello di Trento a seguito della sentenza della Cassazione. Si tratta di un operaio di 54 anni di Sluderno, che dovrà scontare 8 anni di carcere per reati di violenza sessuale aggravata nei confonti di un minore (la figlia all’epoca dei fatti tra gli anni 1999 e 2002). L’uomo non ha opposto resistenza ai militari dell’Arma, che tra il resto lo conoscevano molto bene.

Otto anni di reclusione: questo era stato il verdetto dei giudici della Corte d'appello di Trento nei confronti di un altoatesino della val Venosta, accusato di avere abusato sessualmente della figlioletta per tre anni. I servizi sociali avevano segnalato alle autorità i propri sospetti. Nel rapporto si parlava di maltrattamenti in famiglia e di abusi sessuali su minori. Immediatamente erano intervenute le forze dell'ordine.

Emerse una storia agghiacciante, fatta di botte, minacce e violenza. Una delle figlie venne sentita dagli psicologi. Si scoprì che tra i quattro e i sei anni era stata violentata ripetutamente dal padre. Sin dall'asilo e fino al primo anno di scuola, aveva subìto in silenzio senza dire niente a nessuno, per paura di non essere creduta e per vergogna. Il padre venne arrestato e processato. In primo grado - siamo nel 2006 - l’uomo fu condannato a quindici anni di reclusione per maltrattamenti e violenza sessuale su minori con l'aggravante di essere il padre della vittimma. Lo stesso padre-padrone, che nel periodo dei fatti aveva palesato problemi di alcolismo, era stato in un primo tempo anche accusato di aver venduto la figlioletta ad alcuni amici chiamati al maso, per 10 euro ad incontro. Assolti (perchè il fatto non sussiste) sono stati anche tre conoscenti del padre-padrone incriminati per i presunti incontri erotici a pagamento con la piccola vittima. subìti dalla piccola.

In secondo grado i giudici abbassarono la pena a nove anni, visto che oramai i maltrattamenti erano andati in prescrizione. L'avvocato difensore, Marco Mayr, decise di andare fino in Cassazione, dove però il caso venne rispedito alla Corte d'appello di Trento per un vizio formale. Le dichiarazioni della vittima, rese allo psicologo solo in tedesco, non erano state tradotte.

Nel marzo del 2013 i giudici trentini confermarono la condanna. Ma visto che una delle figlie (picchiata ripetutamente dal genitore) era stata risarcita con quindicimila euro, la pena venne abbassata a otto anni di carcere.

«Siamo soddisfatti. - aveva spiegato l'avvocato Umberto Musto, legale di parte civile - Si tratta di una pena esemplare. Quelle ragazze hanno sofferto abbastanza. La prima è stata picchiata più volte, mentre il destino della seconda è stato persino peggio: abusi sessuali per anni».

Per il 54enne venostano si sono aperte le porte del carcere, a seguito di una vicenda, di quelle che si spera non debbano più succedere.

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