Virgolo, 40 milioni per strada e funiviaSpagnolli: "Ce li metta Durnwalder"

Discussione aperta in Comune sul Virgolo. Il sindaco Luigi Spagnolli ha ribadito: «Quello dei Thun è un progetto bellissimo, ma comporta costi enormi - si parla 40 milioni per sistemare la strada e realizzare la funivia - e quindi non è detto che si realizzi»



BOLZANO. Discussione aperta in Comune sul Virgolo. Il sindaco Luigi Spagnolli ieri ha ribadito: «E’ un progetto bellissimo, ma comporta costi enormi e quindi non è detto che si realizzi». La giunta dedicherà parte della clausura di martedì al progetto per il Virgolo proposto dalla Thun e dai proprietari dei terreni (tra questi Vittorio Repetto e Della Vedova). L’ipotesi è trasferire sul Virgolo il Thuniversum (shop e centro ricerche), realizzando inoltre un hotel, un centro congressi e verde pubblico con percorsi. In città è nato un comitato ambientalista contro questo progetto, mentre Spagnolli ne fa una questione di finanziamento, «perché dal punto di vista della sostenibilità ambientale lo trovo un bel progetto, sia pure con un cantiere impattante». Spagnolli sa che una parte della sua maggioranza è contraria o gelida, compresa una Svp cittadina non entusiasta. E dunque annuncia che verrà garantito il coinvolgimento della cittadinanza, «magari con una formula come Oha a Oltrisarco. Se politica e cittadini danno l’ok, andremo avanti». Prima che venga depositato il progetto dei privati sarà necessario cercare un accordo con Comune e Provincia: «Ci incontreremo con Thun e i proprietari dell’area». E si torna ai costi. Spagnolli: «Sarà necessaria una strada, si parla di una funivia o simili, più le infrastrutture. Stime di 30-40 milioni. Per il Comune è impensabile». Thun ha scritto una lettera «dai toni decisi», ricorda il sindaco (l’azienda però smentisce ultimatum). La Provincia incalza. Spagnolli: «Se Durnwalder insiste, sia la Provincia a cacciare i soldi. Il presidente ha una visione della città non compatibile con quanto accade veramente». Il punto è chi dovrebbe sobbarcarsi le spese. In Provincia sembravano propendere per un finanziamento pubblico alla funivia. Spagnolli: «Non è detto». Così l’assessore Chiara Pasquali: «La proposta dei proprietari può essere la base di discussione con Comune e Provincia, da allargare alla comunità. Una procedura trasparente, per andare oltre alla contrapposizione dei comitati del no. Il Comune ha interesse che il Virgolo diventi una attrazione cittadina e turistica, ma non ha le risorse». Difficile che basti questo per tranquillizzare le acque in maggioranza. Wally Rungger (Verdi), neo presidente della Circoscrizione Oltrisarco, metterà il tema all’ordine del giorno della seduta della settimana prossima: «Il coinvolgimento dei cittadini è il minimo, visto che è previsto nella scheda del masterplan dedicata al Virgolo. Spero che Spagnolli non se ne sia dimenticato».
Carlo Bassetti (Pd, architetto) entra nel dettaglio del rapporto pubblico-privato attraverso il meccanismo della «perequazione». Basetti ne ha scritto ieri su facebook, innescando una discussione con esponenti della maggioranza (Guido Margheri e l’assessore Luigi Gallo, che scrive «il Virgolo non è una priorità per la città»). Così Bassetti: «La missione deve essere trovare l’equilibrio giusto e sostenibile per ottenere la riqualificazione, il parco, la strada, la funivia. L’unica moneta che la mano pubblica oggi ha, non avendo “cartamoneta”, è concedere il diritto a costruire. Quanto? Il minimo indispensabile, il giusto e compatibile perché i conti tornino. E quindi chi riceverà i metri cubi (la moneta di cui sopra) dovrà costruire e cedere alla città il resto. Così come la città ha scelto e così come lo vuole. In questo credo che le prime ipotesi ventilate in ambienti “Thun” siano esagerate, sovradimensionate e poco attente alle istanze della città. La risposta deve però essere “così no, discutiamone” e non un semplice diniego aprioristico e sognatore».

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