Volkspartei, ora si muove Durnwalder

L’ex governatore a colloquio con Ladinser sulle comunali. Lunedì seduta del partito sulla strategia elettorale


di Paolo Campostrini


BOLZANO. Mentre l'altro giorno è stato avvistato Durnwalder a colloquio con Klaus Ladinser, la Svp ha deciso una cosa: che andrà da sola. Ma deve deciderne un'altra: quante saranno le Svp che andranno da sole. Judith Kofler Peintner è una delle ultime che si è convinta ad andare Blockfrei: «Subito dopo le dimissioni di Spagnolli sono stata tempestata di telefonate che mi dicevano: adesso basta correre col Pd...». Ma l'ex assessora sarà, probabilmente, anche l'ultima che si convincerà a sostenere un certo numero di «Kleine Edelweiss». Le piccole Stelle alpine. «Sono le civiche di quartiere che qualcuno di noi pensa di affiancare al partito. Due, forse tre. Ma ci sarà da discutere» ammette Walcher, più di 1100 voti alle ultime comunali, uno degli emergenti visto che può contare sul sostegno del Bauernbund. Il ruolo dei contadini spiega molto di ciò che sta accadendo nella Svp alla vigilia di una riunione, quella di lunedì, che potrebbe dire qualcosa di abbastanza definitivo sul tipo di ruolo che svolgerà a maggio. Perché, ad esempio, il Bauernbund, come ambiente sociale e politico, conta molto più della sua effettiva consistenza numerica solo perché concentra i suoi voti e seleziona i candidati. Le altre correnti, invece, anche se maggioritarie, sembrano subire una crisi di rappresentanza. Ladinser, per dire. L'ex vicesindaco, e anche il più votato, aveva detto già a ottobre all'Alto Adige: «Basta con la politica». Ma il suo gruppo e il mondo economico che rappresenta non ha le stesse intenzioni. Dunque la domanda è: dove confluirà? Non su Dieter Steger, il coordinatore. I due, Ladinser e Steger, non si amano. Ma anche gli ambienti economici che li hanno espressi sono meno contigui di quanto si possa presumere. Ad esempio: i "giovani turchi" che stanno scalando il partito o, in assenza, tenteranno di dar vita a una civica (come Jakob Brugger), vedono in Steger quello che ha portato le lobby a condizionare un po' troppo la Svp, soprattutto in funzione anti Benko. Poi ci sono gli Arbeitnehmer, che cercano di rinnovare la loro batteria di rappresentanti ma che, forse per la prima volta da decenni, paiono anche i più decisi nel condurre la Svp a correre da sola. E dunque forzeranno una loro presenza quando si tratterà di individuare il candidato sindaco. In questi giorni si stanno muovendo anche i consiglieri provinciali. Thomas Widmann, ad esempio, è convinto che il pragmatismo del mondo economico e delle professioni debba avere una maggiore rappresentanza nella scelta delle candidature. «Ma se riusciremo ad esprimere finalmente un nostro candidato sindaco, o candidata, dovrà essere un bolzanino purosangue» aveva aggiunto Bradlwarter, ex consigliere e ora molto ascoltato capo della molto attiva cantina di Gries. Che sarà lunedì al partito. Come anche gli "inviati" di Klaus Ladinser. Che si è sì formalmente ritirato, ma che ambienti a lui vicini danno ancora molto attivo. Ha avuto un lungo colloquio con Durnwalder, l'altro giorno. Non si conoscono i contenuti ma, conoscendo i due, c'è da aspettarsi di tutto. Come, ad esempio, Kaiser Luis «consigliere ammirabile» di una piccola Edelweiss, oppure di una civica che possa attirare il mondo economico. E Ladinser , altro esempio, già seduto sulla riva del fiume ad aspettare che passi Steger... Infine ci sono gruppi ancora non ufficializzati che stanno pensando al ritorno di Pichler Rolle. Lui, l'ex vicesindaco, stava ieri scendendo dalle piste: «Ora penso a sciare. Gli altri che parlino pure». Ma la Svp sarà tutta una sorpresa.

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