Widmann: 3º binario tra Ora e Bolzano

«Il progetto in galleria va a rilento, dobbiamo pensare ai nostri pendolari»



ORA/LAIVES. Sembra aprirsi un piccolo spiraglio di speranza per quanti, comitati e semplici cittadini, a Ora, San Giacomo e in tutta la Bassa Atesina, invocano da anni, ma senza successo, il terzo binario lungo la tratta Ora-Bolzano della Ferrovia del Brennero per consentire una razionalizzazione e il rafforzamento del servizio locale per i pendolari. La sua realizzazione pareva anni fa scontata, visto che che era stato già redatto un progetto con tanto di finanziamento da 40 milioni di euro.
Poi, invece, il progetto si arenò e ora la sua sorte pare essere legata al passaggio della gestione della linea Bolzano-Merano da Trenitalia alla Provincia, analogamente a quanto avvenuto per la Merano-Malles.
Questo è quanto lascia intendere l'assessore provinciale alla mobilità Thomas Widmann: «Da due anni stiamo attendendo - spiega Widmann - che Trenitalia ci dia una risposta circa la sorte della linea meranese che la Provincia potrebbe assumere e trasformare in una sorta di metropolitana di superficie intensificando il cadenzamento dei treni come se si trattasse di tram o autobus urbani».
Lei due anni fa accantonò il progetto del terzo binario in Bassa Atesina poiché riteneva nel giro di tre quattro anni sarebbe stata realizzata la circonvallazione in galleria nell'ambito del tunnel del Brennero. Era stato troppo ottimista?
«In effetti i tempi di realizzazione del tunnel sono rimasti ancora troppo vaghi, comunque non ravvicinati., per questo su può ripensare alla soluzione del terzo binario Bolzano-Ora».
Cos'è cambiato nel frattempo per portare al ripescaggio di questo progetto?
«Beh, è abbastanza comprensibile: in primo luogo finché c'erano prospettive più concrete per la galleria, evidentemente 40 milioni di euro per realizzare un terzo binario, quando di là a poco gli attuale due binari sarebbero stati completamente liberati a disponibili esclusivamente per il trasporto locale, spendere 40 milioni sarebbe stato effettivamente uno spreco. In secondo luogo, parallelamente, si è fatta strada un'altra visione proprio grazie ad un eventuale passaggio della linea meranese alla Provincia.
In che cosa consisterebbe questa "nuova visione"?
«In buona parte è già abbastanza nota, ne ho parlato già alcuni mesi fa. Si tratterebbe di realizzare il raddoppio della tratta meranese fra Terlano e Bolzano centro, istituendo nuove fermate per servire i rioni Casanova, Similaun, magari anche ponte Resia e in prossimità di Ponte Roma, cioè ai margini di tutta la cosiddetta, anche se impropriamente, "zona popolare", trasformando questa tratta in una sorta di metropolitana di superficie.
E in quest'ottica...
In quest'ottica si potrebbe inserire il terzo binario per la Bassa, ottenendo un disegno "unitario" molto razionale nel senso che avremmo un pendolarismo con cadenzamento dei treni coordinato fra Terlano, o comunque la Val d'Adigie e Ora-Bassa Atesina, dove Bolzano rappresenterebbe lo snodo centrale, con l'inserimento magari, una volta realizzato il tunnel anche dei movimenti lungo la Val d'Isarco e la Pusteria».
E il problema dei costi è stato affrontato?
«Ovviamente di questi tempi è quello fondamentale; a parte il terzo binario, raddoppiare la linea da Terlano a Bolzano comporterebbe fra l'altro l'allargamento del lungo viadotto fra Ponte Adige e l'Isarco compresa la stazione Bolzano-Fiera, ma non sarebbe un'impresa comunque "da sogno nel cassetto. Come ho detto, comunque resta fondamentale la concessione della "Meranese" alla Provincia da parte di Trenitalia».
Il terzo binario della Bassa e il raddoppio parziale della "Meranese", potrebbero facilitare anche l'Oltradige: si potrebbe infatti optare per una soluzione di trasporto aereo a fune da Caldaro, (ma c'è anche Termeno che "spinge") fino a Ponte Adige, già presa in considerazione, come possibile stazione d'interscambio fra i due diversi sistemi di trasporto".
A titolo di cronaca, merita ricordare come la realizzazione del terzo binario fosse data ormai per scontata fino ad un lustro fa, o poco più, tempi in cui fu illustrato anche il progetto dell'architetto Gennaro, secondo il quale la fermata più importante, fra quelle nuove comprese fra Laives e San Giacomo, nonché Maso della Pieve e Oltrisarco, sarebbe stata proprio la "stazione" di San Giacomo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

bolzano

Primo giorno al Lido: con lo "spazio giovani"

Invariate le tariffe. In funzione i due bar, resta chiuso il ristorante. A disposizione i campi di calcetto, basket, beach volley. Andriollo: «C’è un cambio generazionale anche tra gli utenti» (foto DLife)


antonella mattioli

Attualità