Acqua potabile e protezione civile, piani da 2,2 milioni

Bressanone e varna. Un progetto che unisce i Comuni di Bressanone e Varna ha preso il via con l’esproprio a Varna dei terreni necessari per la costruzione di due grandi serbatoi d’acqua che dovranno...



Bressanone e varna. Un progetto che unisce i Comuni di Bressanone e Varna ha preso il via con l’esproprio a Varna dei terreni necessari per la costruzione di due grandi serbatoi d’acqua che dovranno rappresentare la soluzione a una doppia esigenza: un migliore approvvigionamento di acqua potabile per il Comune di Bressanone e una più funzionale disponibilità di acqua per la protezione civile e in particolare per i servizi antincendio nel Comune di Varna.

Nel dicembre scorso, il consiglio comunale di Varna aveva approvato in via tecnica il progetto esecutivo per la costruzione di un nuovo serbatoio elaborato dallo studio tecnico dell’ingegner Fritz Starke, con un importo totale di 2 milioni 271.732,43 euro, comprensivo di un milione 655.209,87 euro per lavori a base d’asta, 34.815,75 euro di costi per la sicurezza e 581.706,81 euro di somme a disposizione dell’amministrazione. Restavano “da acquisire i terreni necessari per la realizzazione dell’opera” e il Comune di Varna, come ha spiegato il sindaco Andreas Schatzer, ha raggiunto l’accordo con il contadino proprietario del prato individuato per l’insediamento dei serbatoi, con un’indennità d’esproprio che ammonta a 193.460,75 euro. “Abbiamo compiuto il primo passo verso la realizzazione di un obiettivo che unisce i Comuni di Varna e Bressanone - ha dichiarato Schatzer - Noi abbiamo bisogno di un serbatoio ulteriore per venire incontro alle esigenze della parte meridionale del territorio e della protezione civile, Bressanone intende ridurre le captazioni d’acqua potabile da Scaleres e da una serie di pozzi. Avevamo individuato il terreno per allestire le nuove opere acquedottistiche, un prato nei pressi della chiesa di Varna e del corso del rio Scaleres e l’area, grazie all’intesa definita con il proprietario privato, è adesso a disposizione. A questo punto, si tratterà di avviare il confronto con il Comune di Bressanone, attraverso l’Azienda servizi municipalizzati - Asm, per definire la ripartizione di incarichi e spese e poi inserire l’opera nel piano regolatore”. F.D.D.













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