il festival della montagna 

Ali Mahlodji tra i «big» dell’Ims 

È un viennese di origini persiane che ha già cambiato 40 mestieri



BRESSANONE. Siamo capaci di sbagliare e accettare i nostri errori? La società moderna ci chiede di non sbagliare mai, di fare tutto subito e bene. Di conseguenza l’errore viene nascosto, arrivando a non ammetterlo nemmeno a sé stessi. Eppure si dice che errare è umano. L’errore, in realtà, ci permette di crescere. I bambini non si fanno problemi quando non riescono a fare qualcosa, insistono e riprovano, e per questo imparano.

Per paura di sbagliare ed evitare i fallimenti si rischia di rinunciare alla propria vocazione e alla propria strada. Questo è proprio uno degli argomenti toccati da Ali Mahlodji durante la sua presentazione mercoledì 10 ottobre all’International Mountain Summit.

Ali Mahlodji è viennese con radici persiane e soprattutto un vero “Selfmademan”. Ha cambiato oltre 40 lavori diversi dopo essere stato costretto, insieme con i suoi genitori, a fuggire dal suo Paese d’origine, trovandosi in un primo momento a vivere in un campo per i rifugiati e in un secondo momento a doversi integrare in una nuova nazione: «Ho lavato pavimenti, lavorato nei fast food e nei cinema. Poi mi sono laureato in informatica: investire nella propria educazione è la cosa migliore che si possa fare per sé stessi. E non importa quello che ci dicono gli altri, che vogliono decidere per noi quello che potremo o non potremo fare».

Ali si è reso conto che il disorientamento è un problema globale per i ragazzi e molti si sentono persi come è successo a lui al liceo. «I ragazzi hanno tutti uno smartphone e internet, ma ancora lo stesso problema che ho avuto a quell'età. Non sanno cosa fare della propria vita», sostiene Ali Mahlodj. Ecco perché ha fondato la piattaforma whatchado dalla sua idea d'infanzia per aiutare gli altri a trovare la professione che più si addice a loro - per motivarli a perseguire la loro vocazione. La sua piattaforma video, infatti, si rivolge ai giovani che non sanno ancora esattamente quale lavoro sia adatto a loro. In piccoli video permette alle persone di rispondere a sette domande sulla loro professione. Questo aiuta gli alunni o gli studenti a orientarsi e le aziende a trovare nuovi dipendenti.

Ascoltando la sua voce interiore, seguendo la sua strada, facendo errori e rialzandosi dopo ogni fallimento e credendo in se stesso, Mahlodji ce l’ha fatta. E questo è esattamente ciò che consiglia ai giovani in particolare, ma anche a tutti gli adulti.

C'è molto da imparare da Ali Mahlodji, soprattutto per quanto riguarda i rifugiati. Nel suo nuovo libro "Und was machst du so?" (E tu cosa fai?) spiega perché sono i migliori dipendenti, ma anche come gli adulti possono imparare dai bambini piccoli. Ali Mahlodji sarà sul palco dell'IMS mercoledì 10 ottobre e ispirerà il pubblico con la sua storia e ci mostrerà «Perché gli errori sono grandi maestri». La serata sarà tradotta simultaneamente nelle tre lingue del festival: tedesco, italiano e inglese.

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