Bocciata dalla Cassazione la centrale idroelettrica 

Rigettato il ricorso di Alperia per l’impianto di Racines nella gola di Achenrain Al progetto si era opposto il Wwf: «L’area è un monumento naturale»



RACINES. La Cassazione ha rigettato il ricorso di Alperia (rappresentata dagli avvocati Köllensperger – Manzi) che puntava a ribaltare la sentenza del Magistrato superiore delle acque del 2016, sentenza che annullava il progetto di una centrale idroelettrica, prevista nella gola Achenrain del rio Ridanna nel Comune di Racines.

Così, il Wwf Italia (rappresentato dagli avvocati Benedikter – Petretti) “ha definitivamente salvato - commenta l’avvocato Rudolf Benedikter - dallo sfruttamento idroelettrico un “monumento naturale” sotto tutela paesaggistica. Principale motivazione di merito della decisione, il contrasto con la valutazione d’impatto ambientale”.

“La parte alta del rio Ridanna - aveva affermato Roberto Maistri, presidente del Wwf Alto Adige - è uno dei pochi corsi d’acqua che in Alto Adige è ancora intatto, ovvero allo stato selvaggio. Sulla stragrande maggioranza degli altri sono stati eseguiti lavori che spesso e volentieri ne hanno stravolto fisionomia e caratteristiche”. Nel 2013, Maistri spiegava così la decisione di promuovere, attraverso il Wwf Italia, un ricorso al Tar contro la Provincia e la società "Rienz Energie" per chiedere l’annullamento della contestuale delibera provinciale.

Nell’atto, approvato dalla giunta l’anno prima, era stata accolta la domanda della società per la concessione di derivazione dal rio Ridanna, nel Comune di Racines, a scopo idroelettrico. Quella della Rienz Energie era una delle tre domande presentate in Provincia: una della Sel poi ritirata e una della Hydro Energie srl, respinta dalla Provincia. I tre progetti erano passati al vaglio della Via, la commissione che valuta l’impatto ambientale. Il parere espresso era stato negativo per tutti e tre. I tecnici, pur riconoscendo che il vincolo paesaggistico riguardante il rio “non esclude categoricamente l’utilizzo idroelettrico del corso stesso”, avevano rilevato che la “gola Achenrain per la maggior parte è un habitat ancora intatto e quindi di grande valore naturalistico e come tale va tutelato evitando interventi di una certa entità”. E Maistri aveva aggiunto: “Va ricordato che la gola Achenrain, interessata dai tre progetti, è inserita nel piano paesaggistico del Comune di Racines come monumento naturale».

Il ricorso, curato dall’avvocato Rudolf Benedikter, contestava alla Provincia di aver “ignorato completamente il giudizio del Via”, dando invece importanza ai fini della decisione al “referendum indetto dal Comune di Racines in cui il 93% dei votanti si era espresso a favore del fatto che la gara per l’ottenimento della concessione e la realizzazione del grande impianto Achenrain debba essere perseguito tramite mano pubblica da parte del Comune di Racines”.

Dopo la sentenza del Tar di Bolzano “che dichiarava il suo difetto di giurisdizione”, il Wwf Italia aveva impugnato la delibera dinanzi al Tribunale superiore delle acque pubbliche in Roma, che aveva accolto il ricorso del Wwf Italia ong-onlus (rappresentato dagli avvocati Rudolf Benedikter e Alessio Petretti), attribuendo “nessuna rilevanza” “ai pareri favorevoli (al progetto di Rienza Energia, ndr) derivanti dal referendum locale e da una consulenza esterna”.

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