EDUCAZIONE PERMANENTE A BRESSANONE 

«Comitato degli italiani», Scaggiante è il presidente

BRESSANONE. Si è riunito il neo eletto comitato cittadino per l'educazione permanente. Si doveva procedere all'assegnazione degli incarichi e, all'unanimità , è stato indicato come presidente Luigino...



BRESSANONE. Si è riunito il neo eletto comitato cittadino per l'educazione permanente. Si doveva procedere all'assegnazione degli incarichi e, all'unanimità , è stato indicato come presidente Luigino Scaggiante che avrà come vice Daniele Mosconi. Segretaria sarà Jasmine Rizzi mentre il vicesindaco e assessore alla cultura, Claudio Del Piero, curerà la quasi simbolica tesoreria. Gli altri due eletti, Antonio Bova e Marco Sabbadin, avranno compiti che saranno meglio definiti non appena sarà varato il programma operativo. Il Comitato per l'educazione permanente, l'organismo atteso da anni e che nelle intenzioni dei due assessorati alla cultura della Provincia e del Comune dovrà supportare le associazioni culturali della città, sarà un organismo di secondo livello che cercherà di coordinare il prezioso lavoro e il difficile impegno di tutte le nostre associazioni culturali. Tutte continueranno a svolgere la loro attività in piena autonomia ma il neo eletto comitato opererà per evitare eccessive sovrapposizioni favorendo comunicazioni tempestive e proponendo sinergie che possano valorizzare tutte le attività. «Non avendo a disposizione che somme simboliche, il nuovo organismo si concentrerà nella ottimizzazione delle offerte e, in più, potrà supportare eventi di particolare rilevanza in accordo con l'assessorato provinciale alla cultura. Dovrebbe essere insomma più semplice garantire un contatto permanente con Bolzano ed evitare che molte attività non abbiano il sostegno che una maggior visibilità potrebbe invece garantire. Nella prima vera riunione operativa, già fissata per metà mese, il neo eletto «Comitato per l'educazione permanente», inizierà a tessere la complessa rete che dovrà, innanzitutto, essere un'antenna delle esigenze del nostro mondo. Evitando - va da sé - il grande pericolo dell'autoghettizzazione. La cultura, è un postulato, non ha confini. Né fisici né virtuali».(fdv)

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