Il progetto

Dal crollo alla rinascita: il Castello di Mules diventerà un museo storico-culturale

Un nuovo futuro per l’edificio in Alta Val d’Isarco. Un comitato cura la valorizzazione di molti manufatti storici. Nell’immobile fra l’A22 e i binari verranno ricordati quanti hanno costruito la ferrovia del Brennero. Si ristrutturerà anche il ponte sospeso sul fiume

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Fabio De Villa


ALTA VAL D’ISARCO. Per sostenere e valorizzare al meglio la documentazione e il patrimonio dei beni tecnici culturali nel territorio dell'Alta Val Isarco e in particolare nel Comune di Campo di Trens, è stato istituito un comitato promotore presieduto da Antonio Voza (direttore lavori Bbt) e di cui fanno parte Christof Leitner, Peter Paul Mader, Hannes Stofner, Edmund Griesser, Robert Stafler, Josef Brida, Roman Volgger e, in rappresentanza del Comune di Campo di Trens, Oswald Mair e Heinrich Aukenthaler.

Nello specifico, i progetti da promuovere sono quattro e puntano da un lato a dare nuova vita al casello ferroviario a Mules, al ponte di pietra sull'Isarco e alla strada militare degli anni 1930 in alternativa alla pista ciclabile esistente, dall'altro a migliorare il parcheggio della stazione di Fortezza dove si punta a realizzare la copertura "energetica" con le capriate storiche prelevate dalla rimessa delle locomotive demolita.

«Il restauro del casello ferroviario tra i binari della ferrovia del Brennero e l'autostrada A22, all'altezza dell'attraversamento del nastro trasportatore del cantiere Bbt, è la priorità - spiega Wittfrida Mitterer, direttrice del Curatorium Beni tecnici culturali della Provincia di Bolzano - L'edificio crollato, davanti al quale passano milioni di turisti, è oggi un pessimo biglietto da visita per l'Alto Adige. Costruito nel 1867 su progetto di Wilhelm von Flattich, il casello sarà restaurato e musealizzato per commemorare chi ha costruito la ferrovia del Brennero. Questo manufatto originale intende onorare il lavoro pionieristico di ingegneri, architetti e operai. Solo di recente, dopo lunghi sforzi da parte del Curatorium, su richiesta del Comune di Campo di Trens Rete ferroviaria italiana - Rfi ha dato il via libera per la realizzazione della proposta progettuale».

Un altro progetto è l'urgente ristrutturazione del ponte sospeso con luce di 40 metri sull'Isarco nei pressi di Mules. Dal 2013 è sotto tutela dei beni architettonici. Dopo un primo restauro conservativo dei piloni in granito da parte dei Bacini montani richiesto nel maggio scorso per la continua erosione causata dal fiume, è stato vandalizzato e privato delle tensostrutture metalliche. Il ponte, costruito nel 1903 e unico nel suo genere nell'arco alpino, collegava l'ex locanda Blauer Hecht con l'ex fermata ferroviaria sulla sponda opposta dell'Isarco.

Ancora, va valorizzata a Campo di Trens una strada militare con un percorso mozzafiato che, in alternativa al tracciato della pista ciclabile, conduce da Novale Basso a Genauen.«I tanti manufatti in perfetto stato, tra gallerie, ponti e muri a secco, sono stati realizzati negli anni 1930 e lasciano intravedere - sottolinea Mitterer - tecniche costruttive molto particolari. La strada fortificata, mai manutenuta e percorribile, in realtà arriva fino a passo Pennes attraversando fitti boschi». 













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