Dal Wwf petizione online per salvare il bosco ripariale 

L’iniziativa. Su Change.org una raccolta firme da inviare a Provincia e Comune di Bressanone «L’area ospita specie anche protette e non va distrutta per realizzare capannone e parcheggi»


Fausto Da Deppo


Bressanone. Dopo la mobilitazione di associazioni e gruppi, il Wwf di Bolzano scende in campo con una petizione online per “fermare la distruzione del bosco ripariale di Bressanone”, il bosco che si trova a ridosso dell’area industriale a sud della città e che è destinato a far posto al capannone di un'azienda e ad una serie di parcheggi.

Tutti coloro che hanno "a cuore la conservazione della natura", scrive Luigi Mariotti per l'associazione Wwf Bolzano sono invitati a firmare su Change.org “per salvare l’ultimo bosco ripariale della Valle d’Isarco. e le numerose specie animali e vegetali” che lo frequentano e vi nidificano.

Attraverso la petizione, continua l'appello del Wwf, "si chiede che la Provincia di Bolzano e il Comune di Bressanone proteggano un importante habitat: il bosco ripariale che la ditta Progress spa ha acquistato nel 2018 dalla Diocesi di Bolzano-Bressanone per far posto a un capannone industriale e parcheggi”.

La mobilitazione a difesa di questo ecosistema arriva dopo l’appello lanciato a inizio ottobre da Claudio Vallarini, un volontario che si occupa di fauna selvatica, che aveva scritto una lettera a Papa Francesco, sottolineando tra l'altro l’incompatibilità tra l’enciclica ambientalista firmata dal pontefice “Laudato Si'’” e l'atteggiamento della Diocesi altoatesina nei confronti del futuro abbattimento del bosco ripariale di Bressanone. La replica dalla Chiesa locale aveva precisato che "la vendita non era una disattenzione verso il tema della salvaguardia dell’ecologia, ma una misura necessaria per salvaguardare il funzionamento complessivo della stessa Diocesi”.

Rimane il fatto che il bosco, ricorda il Wwf, “ospita numerose specie di piante e di animali, alcune delle quali protette. Vi sono infatti 64 specie di uccelli, delle quali alcune sono considerate in pericolo in Alto Adige. Nell’area sono presenti anche 7 specie di pipistrelli e 21 di insetti, nonché 66 specie di piante diverse, osservate dai naturalisti del Museo delle Scienze naturali dell’Alto Adige. Il bosco ripariale è inoltre conosciuto per essere uno degli ultimi habitat del raro picchio rosso minore, oltre ad essere un importante sito di riproduzione dell’airone cenerino”.

“Anche in Alto Adige – insiste l'associazione - la perdita di habitat è una delle principali cause di scomparsa delle specie animali e vegetali. La conservazione del bosco, che si chiede di proteggere, è importante anche per la creazione di corridoi ecologici, necessari alla conservazione della biodiversità”.

I link per accedere alla petizione: in lingua italiana https://www.change.org/p/presidente-della-provincia-autonoma-di-bolzano-salviamo-il-boscoripariale-di-bressanone; in lingua tedesca https://www.change.org/p/an-den-s%C3%Bcdtiroler-landeshauptmann-retten-wir-den-auwaldbrixen.















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