Incidente con il Citybus, la giunta: serve chiarezza 

Il vicesindaco: «Mi aspetto una risposta immediata dal concessionario» «Facciamo 1 milione di corse l’anno: gli utenti vanno rassicurati e tutelati»


dI Massimiliano Bona


BRESSANONE. L’incidente con il Citybus, che ha costretto la signora Roswita a fare un mese di ospedale per la frattura dell’omero, ha indotto anche il Comune a prendere posizione, senza schierarsi necessariamente con una parte o con l’altra. La giunta ha manifestato, attraverso il vicesindaco Del Piero, la necessità di fare chiarezza sull’episodio in tempi brevi, soprattutto per tranquillizzare gli utenti di un servizio quantomai apprezzato. La versione dei fatti denunciata dal figlio Egon Pitscheider ha fatto discutere. «Mia madre è salita dalla porta posteriore. A quel punto, però, l’autista le si è rivolto in malo modo urlandole di scendere dal mezzo, perché l’ingresso dal retro non è permesso. A parte che ciò non corrisponde al vero, visto che le persone anziane possono entrare anche dalle altre porte munite della macchinetta obliteratrice, ma mia madre si è spaventata ed ha obbedito». Poi l’autista - secondo il racconto del figlio - ha chiuso le porte e la donna è caduta. Facendosi, poi, un mese di ospedale.

Vicesindaco ha letto il caso denunciato da Egon Pitscheider?

«L’ho letto per la prima volta sull’Alto Adige. È chiaro che se i fatti fossero andati davvero così, la vicenda sarebbe seria. Anche per questo mi aspetto che il concessionario del servizio Citybus faccia chiarezza in tempi brevi».

Ci sarebbero alcuni testimoni disposti ad avvalorare la tesi della signora ferita...

«Ripeto, nel concreto non ne so nulla, ma ritengo doveroso che vengano fornite delle risposte in tempi brevi».

Anche lei desidera, dunque, saperne di più?

«Deve essere fatta la massima chiarezza, soprattutto per gli utenti che ogni giorno utilizzano il Citybus, un servizio apprezzato che totalizza un milione di corse l’anno».

Le è già capitato di avere rimostranze, da parte dei cittadini, per la condotta degli autisti?

«Ogni tanto è capitato, ma solo in termini di educazione. C’è chi non ha gradito risposte secche o poco educate. Anche per questo ritengo sia necessario fare la massima chiarezza».

Il concessionario, se dovesse risultare anche solo in parte responsabile, è assicurato?

«Certo che sì. Deve essere assicurato per legge. Ma serve una verifica dei fatti».

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