La procura: Moosburger lontano dai bimbi 

L’ex responsabile dei chierichetti era stato condannato a 4 anni ma dopo 7 mesi era stato affidato ai servizi sociali in prova


di Mario Bertoldi


BRESSANONE. Klaus Moosburger, l’ex aiuto parroco per diversi anni in attività nei pressi di Bressanone, è ancora considerato potenzialmente pericoloso per le sue tendenze pedofile. Al punto che la Procura della Repubblica, una volta scontata la pena a 4 anni di reclusione che gli era stata inflitta per presunte molestie ai danni di alcuni bambini in parrocchia, ha chiesto al tribunale di Bolzano di disporre a carico dell’uomo alcune misure di prevenzione. Il provvedimento è stato richiesto, ancora un anno fa, dall’allora sostituto procuratore Donatella Marchesini, ora in servizio alla Procura generale presso la Corte d’appello.

Fu la dottoressa Marchesini, a seguito della segnalazione di nuovi episodi sospetti accaduti a pena scontata, a inoltrare richiesta di applicazione di alcune misure di prevenzione a fronte del pericolo che l’uomo potesse tornare a colpire. A decidere sarà il tribunale ordinario di Bolzano (presidente Carlo Busato) che è stato costretto a rinviare per ben due volte l’udienza già programmata a seguito dell’impossibilità dell’uomo di presenziare (come suo diritto) in aula.

Klaus Moosburger (che oggi ha 34 anni) sarebbe stato nell’impossibilità di essere presente per motivi di salute e anche l’altro giorno i giudici si sono trovati nella necessità di rinviare, fissando l’udienza al prossimo 18 dicembre. In ballo ci sono una serie di misure preventive chieste a tutela dei minori. All’uomo dovrebbe essere sostanzialmente vietato frequentare minori, avvicinarsi alle scuole, intrattenere anche contatti con ragazzini via internet. Tutte richieste che dovranno essere valutate dal tribunale in composizione collegiale. Nel frattempo il fascicolo è passato nelle mani del sostituto procuratore Luisa Mosna. A carico dell’uomo, considerato ancora pericoloso per possibili impulsi sessuali di carattere pedofilo, non risultano in corso nuovi procedimenti penali. All’epoca del processo per le molestie sessuali ai danni di bambini che frequentavano una parrocchia e per la detenzione di materiale pedopornografico, Klaus Moosburger ammise le proprie responsabilità. All’epoca rischiava una condanna pesante, cioè sino a 13 anni di reclusione.

In realtà l’uomo se la cavò con soli quattro anni a seguito della concessione di tutte le attenuanti possibili anche in considerazione del fatto che aveva accettato di sottoporsi a terapie di carattere psicologico. L’uomo era stato accusato di aver approfittato per almeno tre anni della sua posizione di aiuto parroco rendendosi responsabile di diverse molestie sessuali ai danni di ragazzini , diventando via via sempre più audace. Klaus Moosburger fu inchiodato alle sue responsabilità anche da una serie di foto e filmati dopo essere stato denunciato dai genitori di uno dei bambini abusati che raccontò tutto a casa. Come detto, l’uomo venne condannato a quattro anni di reclusione ma passò concretamente in carcere non più di sette mesi (per lo più di custodia cautelare) per poi essere affidato ai servizi sociali in prova. Oggi però è ancora ritenuto pericoloso.

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