Plose, nei bilanci 2020 presenze crollate del 30% 

Il turismo condizionato dal Covid. Le perdite di fatturato arrivano al 35% nei dodici mesi Marzola (Funivie Plose): «Questa stagione invernale è già persa, guardiamo all’estate»


Tiziana Campagnoli


Bressanone. Il bilancio 2020 della Plose, fortemente condizionato dalle chiusure dovute all’epidemia da Covid 19, va in archivio con perdite di fatturato che sfiorano il 35% e con il 30% di presenze turistiche in meno sulla montagna di Bressanone e nelle sue strutture ricettive.

L’amministratore delegato della società Funivie Plose, Alessandro Marzola, illustra i dati, sottolineando che, ad evitare perdite ancora più gravi e a quel punto disastrose, hanno contribuito il periodo estivo e i due mesi di apertura a inizio anno, prima dell’emergenza sanitaria: gennaio e soprattutto febbraio con una settimana di Carnevale molto frequentata. Per il resto, Marzola non ha dubbi: la stagione invernale 2020- ’21, mai partita, è ormai non soltanto pesantemente compromessa, ma addirittura persa, anche se dovessero aprire gli impianti a metà febbraio.

“Dopo il lockdown e un’estate abbastanza buona ci eravamo preparati a prospettive migliori all’avvio della stagione invernale, previsto inizialmente per il 5 dicembre. E invece si è bloccato tutto e a oggi non sappiamo ancora se e quando gli impianti potranno riaprire – spiega Marzola – In ogni caso, anche se a metà febbraio i numeri dei contagi permettesse il via libera, non salveremmo una stagione invernale ormai persa. Potremmo recuperare al massimo un 10% di frequenze di persone locali. Ritengo comunque che difficilmente ci si metterà in moto e le perdite di stagione saranno del 100%”.

Le perdite di fatturato nel 2020 sono di quasi il 35%.

“Abbiamo incassato, e questo solo grazie ai primi due mesi del 2020 e all’estate, 4 milioni di euro, con una perdita pari quasi al 35% del fatturato del 2019, attestato su circa 6 milioni – continua Marzola – Il periodo invernale con maggiori presenze è stato quello di Carnevale, confermatosi secondo una tradizione che lo pone, dal punto di vista delle presenze, al secondo posto dietro solamente al periodo natalizio. I primi due mesi del 2020 sono andati bene, grazie appunto al Carnevale, e poi c’è stato il lockdown. La stagione estiva è andata abbastanza bene, mentre la stagione invernale 2020-2021 non è mai partita”.

Le presenze di turisti e locali sono calate del 30%.

“Nel 2020 abbiamo registrato 125 mila presenze in meno, rispetto a una media di 450 mila persone registrate negli anni precedenti. Nel dettaglio, sono state 75 mila in meno tra gennaio e febbraio e 50 mila in meno in estate, da maggio a ottobre – prosegue Marzola – La percentuale di perdite è stata dunque di circa il 30%. Insomma, un anno difficilissimo”.

Marzola, ora si guarda già alla stagione estiva, pandemia permettendo.

“La stagione invernale, come ho già detto, per me è finita prima di iniziare con perdite del 100% e quindi, in collaborazione con la Bressanone Turismo, stiamo guardando all’estate. Siamo fiduciosi, speriamo nel vaccino, e quindi stiamo pensando ad un’estate lunga, che inizi il 21 maggio e prosegua fino al 1° novembre, quindi diversi giorni in più del previsto. Vediamo. Stiamo lavorando per garantire, come già fatto, le misure di sicurezza e speriamo che questo virus venga finalmente sconfitto”.

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