dopo le elezioni - mario cappelletti 

«Premiato il lavoro del Pd locale» 

Il candidato alla Camera: «Rispetto al ko nazionale, è andata bene»



VAL D’ISARCO. “Il Pd del collegio uninominale del comprensorio di Bressanone tiene e addirittura consolida il risultato delle elezioni politiche del febbraio 2013”. Il candidato Pd alla Camera Mario Cappelletti torna sulle elezioni di domenica commentandole su fb insieme a Renate Prader (candidata al Senato): “Come queste elezioni siano andate a livello nazionale è sotto gli occhi di tutti. Noi, nel Collegio di Bressanone, non solo ci abbiamo messo la faccia, ma anche l‘impegno e la nostra voglia di fare in qualità di amministratori locali. Non abbiamo fatto il boom come altri movimenti, però gli elettori hanno apprezzato il nostro atteggiamento e ci hanno sostenuto. Il Pd nel nostro collegio è cresciuto rispetto alle precedenti politiche di quasi un punto percentuale. Un segnale, seppur piccolo, che ci invoglia a continuare nella direzione intrapresa”.

Secondo Cappelletti, le premesse per una disfatta Pd, anche a livello locale, c’erano tutte: “Le polemiche a seguito della candidatura di Boschi e di Bressa, la fuoriuscita a una settimana dal voto di Bizzo e dei suoi hanno contribuito a gettare discredito sul Pd e ad avvelenare il clima politico. Nonostante ciò l’elettorato di riferimento ci ha voluto rinnovare la fiducia e il risultato ottenuto ci lascia moderatamente soddisfatti”. Aggiunge Mario Cappelletti: “Non riteniamo di aver compiuto, nel nostro piccolo, errori particolari, ma evidentemente dobbiamo cercare di estendere il nostro consenso anche verso coloro che non si sentono adeguatamente tutelati e rassicurati dal modo di far politica del nostro partito. Onore al merito ai vincitori, anche se ritengo che in questo caso l’apertura di credito degli elettori nei loro confronti sia stata eccessiva e non del tutto motivata”.

Dato evidenti di questa elezione, secondo il capogruppo Pd in consiglio comunale e candidato alla Camera, sono “la batosta dei verdi locali (presentatisi come LeU) e il deludente risultato delle liste civiche da imputare, nel primo caso, al disorientamento degli elettori di fronte a continui adattamenti e a trasformazioni camaleontiche a seconda delle circostanze e, nel secondo caso, alla difficoltà da parte delle civiche di esprimere e rappresentare una proposta alternativa credibile”.

Infine Cappelletti parla dei programmi futuri del suo partito a livello locale: “Partiamo da questo risultato per lavorare con ancora maggior impegno in vista della tornata elettorale delle provinciali in autunno, consapevoli dell’importanza di questo appuntamento. Ne va del futuro della nostra terra per i prossimi cinque anni e anche per un lasso di tempo più lungo. Non vogliamo lasciare ad altri le decisioni sul futuro e sullo sviluppo dell’autonomia, anche perché probabilmente, in questa caso, non di sviluppo si tratterebbe ma piuttosto di involuzione”.















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