La storia

Salta la gita e gli studenti donano i soldi alla Caritas 

Solidarietà a Vipiteno. Il Covid ha cancellato il viaggio di un gruppo del Pluricomprensivo e il denaro raccolto per finanziarlo è servito per acquistare generi alimentari e di prima necessità


Fausto Da Deppo


VIPITENO. Una gita scolastica che salta lascia un bel po’ di rammarico e di rimpianti. Lascia impotenti se la causa della cancellazione è qualcosa di mondiale come l’emergenza Covid. Ma gli studenti dell’Istituto pluricomprensivo Vipiteno e Alta Val d’Isarco hanno saputo superare alla grande la delusione, rilanciando il progetto naufragato con un’iniziativa brillante di vitalità: hanno trasformato in un aiuto offerto alla Caritas locale quello che avevano raccolto, in denaro, per finanziare il loro viaggio. Monete e banconote non hanno messo in moto un autobus verso la meta individuata, Roma, ma hanno permesso di acquistare generi alimentari e di prima necessità, prodotti di uso quotidiano, per l’igiene e per la cura dei neonati, che i ragazzi hanno acquistato in un supermercato per poi recapitare in aiuto di progetti e azioni di solidarietà.

Un finale positivo dopo un obiettivo andato a monte e il tutto si riveste di una valore ulteriore se si considera che la gita a Roma era uno di quei pensieri che si coltivano a lungo, addirittura un sogno. Quando è sembrato possibile metterlo sulla rampa di lancio, all’Ipc Vipiteno gli studenti hanno anche organizzato una raccolta fondi per coprire le spese e “abbiamo chiesto ai genitori di preparare dolciumi, pizze e pizzette da vendere durante i colloqui fra insegnanti e famiglie - aggiunge la professoressa Maria Nunzia Grasso - da vendere sempre per racimolare qualcosa. E poi abbiamo preparato thermos e macchinette del caffè per distribuire anche delle bevande”.

È andata bene, la gente ha apprezzato, qualcosa è entrato in cassa, poi ci si è messo il Covid a bloccare tutto. Tutto, a parte la creatività e la generosità dei giovani studenti, che hanno ricontato gli incassi del loro mercatino alimentare e hanno pensato di metterli a disposizione di qualcuno che si impegna per gli altri, un’associazione. Hanno individuato la Caritas e alla fine hanno preparato i loro pacchi, pronti per la consegna ai volontari, che li porteranno a chi ne ha più bisogno.













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