elezioni comunali 

Stampfl Kerschbaumer con la Svp

Chiusa. Dopo l’allarme, la fiducia. La comunità di Chiusa è rimasta attonita, venerdì sera, di fronte alla notizia degli 11 positivi al Covid fra i lavoratori di una ditta locale specializzata nella...


Fausto Da Deppo


Chiusa. Dopo l’allarme, la fiducia. La comunità di Chiusa è rimasta attonita, venerdì sera, di fronte alla notizia degli 11 positivi al Covid fra i lavoratori di una ditta locale specializzata nella lavorazione di salumi, la sede locale di Grandi Salumifici italiani a Leitach Coste. Trentatré collaboratori entrati in stretto contatto con loro sono sottoposti a quarantena, mentre altre 26 persone vengono monitorate. Ma l’allarme non ha lasciato spazio alla paura.

“Sono stati avvisati subito uffici competenti e autorità sanitarie, ora tutto è organizzato e predisposto secondo le regole e non siamo preoccupati – dice la sindaca Maria Anna Gasser Fink – Sappiamo di non dover abbassare la guardia e non di dover mollare davanti all’emergenza, stando sempre attenti a ripetere ai cittadini di adottare le misure preventive. Conviviamo da mesi con il rischio Covid, ma non dobbiamo dimenticare le precauzioni”.

Il focolaio ha interessato una sezione dell’azienda, quella dei salumi, dove sono già iniziate le operazioni di sanificazione e disinfezione secondo le disposizioni del Servizio Igiene. “Vengono sanificati locali e superfici, macchinari e utensili – spiega Pierpaolo Bertoli, direttore sanitario dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige - Poi si procederà con un’aerazione prolungata prima di preparare gli spazi a un nuovo uso professionale. Nel frattempo si procede con la verifica delle persone entrate in contatto con quanti sono risultati positivi”.

Non è il primo focolaio di contagi in un’azienda legata alla lavorazione delle carni e l’esposizione del settore al pericolo Covid non è casuale. Bertoli spiega che “il rischio non è legato alla carne in sé, ma alle modalità di lavoro adottate dalle aziende che lavorano la carne, al fatto che le persone impiegate condividono utensili e sono a stretto contatto durante le fasi delle lavorazioni. Inoltre, anche il microclima degli ambienti di lavoro può rendere le persone più esposte. E per tutto questo quello della lavorazione delle carni è uno dei settori che vengono più controllati in questa fase di emergenza”.

“La situazione a Chiusa è ora sotto controllo – rassicura Gasser Fink – Nei mesi scorsi, la pandemia ha causato due morti in paese e quello segnalato venerdì è il primo focolaio locale. Ci ha messo in allarme, assolutamente, e ha colpito un’azienda storica per il paese e la comunità, un’azienda che prima come Gasser, poi Senfter e ora come Grandi Salumifici italiani ha legato nome e percorso a quelli di tante famiglie e persone della comunità. Ma è stato fatto tutto ciò che andava fatto e le misure sono state adottate tempestivamente per isolare e limitare i contagi, per curare le persone positive e assicurare gli altri. Tutto è adesso sotto controllo e lunedì (domani, ndr) farò il punto con l’Asl”.













Altre notizie

Attualità