Rifiuti

Una montagna di pannolini «inquina» l’organico 

Bressanone, la denuncia arriva da Asm: la quantità è talvolta così elevata che i rifiuti consegnati all'impianto di compostaggio di Sciaves non possono essere riciclati ma devono essere bruciati


Tiziana Campagnoli


BRESSANONE. Nei rifiuti organici raccolti a Bressanone sono stati trovati pannolini, principali fattori inquinanti, non certo rifiuti organici, e purtroppo maggior parte delle frazioni estranee trovate nell’umido. La denuncia arriva da Asm che sottolinea che la quantità è talvolta così elevata che i rifiuti consegnati all'impianto di compostaggio di Sciaves non possono essere riciclati, ma devono essere portati a Bolzano per lo smaltimento.

“I pannolini rappresentano i 2/3 delle frazioni estranee che si riscontrano nei rifiuti organici raccolti nel Comune di Bressanone”, dice Markus Ritsch, Direttore Generale di Asm Bressanone SpA. “Anche la plastica, così come la lettiera degli animali o le capsule del caffè sono problematiche e contaminano pesantemente i rifiuti organici. Tuttavia, in termini di peso, i pannolini sono chiaramente il problema principale, come dimostrato dalle analisi effettuate di recente.”

È inspiegabile il motivo per cui i pannolini vengano gettati nell’umido e non, come sarebbe corretto, nei rifiuti residui. Per i residenti nel Comune di Bressanone, nei primi due anni di vita del bambino, i genitori ricevono automaticamente una riduzione della quota fissa per lo smaltimento dei rifiuti. Anche coloro che necessitano di presidi per incontinenza (pannoloni) hanno diritto ad una riduzione sulla tariffa; attualmente vengono detratti i costi per una quantità pari a 130 kg di rifiuti residui dalla quantità totale prodotta annualmente dall’unità abitativa. Le relative informazioni e conseguenti domande possono essere richieste presso lo sportello del cittadino del comune.

“È quindi incomprensibile che qualcuno tenti di nascondere i pannolini nei rifiuti organici per ridurre i costi”, dice Markus Ritsch, “Al contrario: i rifiuti smaltiti in modo scorretto comportano un aumento dei costi per la selezione, il trattamento e lo smaltimento – costi che ricadono sugli stessi trasgressori, ma anche su tutto il resto della popolazione.”

Le analisi effettuate da Asm Bressanone permettono di trarre delle conclusioni sulle zone in cui si possono identificare gli autori del problema. Millan e il centro storico sono particolarmente colpiti. Poiché i responsabili possono essere relativamente ben delimitati, Asm conta su ulteriori analisi e controlli intensificati nelle prossime settimane.

“Chi”, si chiede Markus Ritsch, “butterebbe i pannolini nel proprio compost? Deve crescere la consapevolezza che i rifiuti organici raccolti sono una preziosa materia prima. A Sciaves i rifiuti organici vengono trasformati in compost di qualità agricola per la produzione dei nostri generi alimentari. Tuttavia, le frazioni estranee devono essere inferiori all’1%. Il valore attuale è in alcuni casi molte volte superiore! Confidiamo che l'informazione mirata e l'aumento dei controlli migliorino la situazione.”













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