Val d’Isarco, sono 55 i senzatetto da aiutare 

L’allarme. Nel 2018 sono saliti a 2.379 i pernottamenti nella residenza a Bressanone Le persone (cinque in più rispetto al 2017) arrivano da 17 Paesi e sono sempre più giovani


Fabio De Villa


Bressanone. Con un totale di 257 giorni di apertura e 2.379 pernottamenti registrati nel corso del 2018 si conferma ancora una volta a Bressanone la realtà drammatica delle persone senza fissa dimora che sempre più spesso fanno ricorso alla struttura messa a disposizione in via Roma dalla Comunità comprensoriale Valle d’Isarco. I numeri che rappresentano queste emergenze sono in lento, costante aumento: nel 2018 la struttura ha registrato come detto 2.379 pernottamenti ospitando 55 persone, nel 2017 i pernottamenti erano stati 2.319. Il 50 per cento degli utenti proviene dalla provincia di Bolzano, dall’Italia o da Paesi dell’Unione europea, mentre il restante 50 per cento arriva da Paesi fuori dall’Europa.

L’aumento dei pernottamenti nei dodici mesi dell’anno scorso è riferito a 55 utenti, cinque in più dell’anno precedente. Osservando l’andamento degli anni passati si riscontra un continuo ed inesorabile aumento dei pernottamenti. Dal 2012, anno in cui ne sono stati contati 1.831, il numero è aumentato del 29,9 per cento.

Gli utenti arrivano da ben 17 nazioni, con Marocco e Tunisia in cima alla lista in base al numero di cittadini ospitati.

L’allarme riguardante persone senza casa e in condizioni di necessità colpisce anche se si prende in considerazione la fascia di età di queste persone, che, anno dopo anno, si abbassa vertiginosamente come già visto anche negli anni passati. L’ospite più giovane che ha pernottato in occasione dell’ultimo anno aveva 21 anni, mentre negli anni passati è stato ospitato anche un 19enne, l’ospite più anziano che è stato ospitato nel 2018 aveva 69 anni, ma l’età media degli assistiti è in calo, a segnalare che i giovani in situazioni di disagio e di difficoltà aumentano. Per quanto concerne l’età media delle registrazioni dei richiedenti a cavallo nel 2018 è stata di circa 41 anni.

Il periodo più frequentato della struttura sita in via Roma è tra dicembre e gennaio, proprio perché il più freddo. Nell’anno di attività 2018 il grado medio di utilizzo della struttura è stato di quasi 9 pernottamenti per notte, mentre il periodo di permanenza media di un ospite è stato di 43 giorni. Il grado medio di utilizzo della struttura ammontava a 279 pernottamenti al mese, mentre il maggior numero di pernottamenti si è registrato a dicembre con 300 pernottamenti, il mese con meno pernottamenti è stato invece settembre con 130. La struttura dispone di 10 posti letto e 1 letto di emergenza riservato alle persone di passaggio ed è composta da due camere con quattro letti, una camera con due letti, una cucina e un ufficio, due docce e bagni e due piccoli ripostigli.

A differenza del passato, ora la registrazione dei richiedenti viene effettuata esclusivamente in digitale con il "servizio alloggiati", come per esempio viene utilizzato nei comprensori alberghieri. All’interno del caseggiato vengono poi offerti servizi aggiuntivi come, ad esempio, la distribuzione di pasti caldi presso la casa Maria Hueber della Caritas. Gli ospiti vengono seguiti anche a livello sanitario con la somministrazione di farmaci di base che avviene in occasione di regolari visite dell’ufficiale sanitario.

Vista la crescente mole di lavoro della struttura semiresidenziale notturna, la Comunità e i responsabili lanciano un appello ai brissinesi perché prestino servizio anche solamente per qualche ore di volontariato per dare un aiuto.

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