Veleni contro i cani lungo l’Isarco 

Tornano sulle passeggiate le minacce per gli animali: uno salvo per miracolo



BRESSANONE. Ritorna a Bressanone la paura per i bocconi avvelenati, minaccia soprattutto per i cani. Questa volta però, al contrario degli ultimi episodi con polpette avvelenate sparpagliate lungo le vie della città e nelle zone più affollate delle passeggiate, è stato utilizzato del topicida. Un cane vittima di queste “trappole” l’ha scampata per un pelo: il padrone s’è accorto subito di strane bustine lanciate lungo la pista ciclabile e in parte su un terreno di meleti. Un gesto folle, subito condannato sui social media. L’episodio è avvenuto lungo le passeggiate del fiume Isarco, a nord della città, all’altezza del caseificio Brimi, zona già conosciute proprio per casi analoghi.

In quest’ultimo episodio, il pesticida per topi, oltre che in aree di pubblico passaggio, è stato sparpagliato anche in un campo dove vengono coltivate delle mele. Con le piogge e lo scioglimento della neve, il veleno finisce nel sottosuolo, inquinando anche le falde acquifere. Questo nuovo episodio si aggiunge a quelli già registrati a cavallo fra il 2017 ed il 2018 tra le zone di Bressanone, Varna e Stufles. L’ultimo caso era avvenuto solo qualche mese fa, lungo una passeggiata, questa volta a ridosso del centro, precisamente nel grande areale verde a ridosso dei campi da Tennis, dietro la piscina Acquarena e non molto distante dal luogo dell’episodio più recente. In questo caso, una donna brissinese con il suo cane aveva immediatamente riconosciuto quelli che erano dei bocconcini avvelenati, allontanando immediatamente il suo cane dalla zona e lanciando l’allarme alle autorità locali. (fdv)













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