violenza

Vendita di auto finisce male, a Funes spuntano coltelli e bastoni

Il venditore di macchine usate: “Sono entrati in casa minacciando me e mia moglie”. Il compratore ai carabinieri: “Ho versato 5800 euro ma sono stato truffato”



BOLZANO. Una compravendita di auto tra privati è finita nel peggiore dei modi, con reciproche denunce. Da una parte uno straniero residente a Funes, venditore di auto usate; dall'altra un secondo straniero, residente a Vipiteno, che aveva intenzione di acquistare due vecchie auto dal primo e che sostiene di essere stato truffato: si è presentato dai carabinieri sostenendo di avere versato al venditore 5.800 euro e di non aver ancora visto le auto.

Pochi giorni dopo la denuncia, il vipitenese si presenta a casa del venditore a Funes, assieme a due suoi connazionali, alle 23 e senza alcun preavviso. "Sono tutti armati di bastoni, coltelli e una pistola, sono entrati in casa mia con la forza ed hanno minacciato di morte me e mia moglie" dice quella sera il venditore ai carabinieri, ai quali telefona per dare l'allarme: i tre aggressori allora fuggono a bordo di un'auto che viene presto intercettata dai carabinieri, i quali identificano i tre occupanti e trovano anche i coltelli, i bastoni ed uno spray al peperoncino, ma non la pistola.

I tre uomini sono stati denunciati dal venditore di auto, difeso dall'avvocato Marco Ferretti, per minacce, violazione di domicilio e violenza privata. Il venditore di Funes inoltre si difende dall'accusa di truffa, assicurando di aver ricevuto dagli acquirenti solo un acconto di mille euro e non i 5.800 pattuiti. 













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