IL CASO

Cartelli coperti, Urzì denuncia gli Schützen per sabotaggio

Dure le reazioni al blitz compiuto dai cappelli piumati. Fratelli d'Italia: atteggiamento eversivo



BOLZANO. Il blitz degli Schützen che hanno coperto 600 cartelli tedeschi ha subito scatenato delle dure reazioni. «Presenterò denuncia formale per sabotaggio presso le autorità già in giornata perché sia accertata la responsabilità nella grave manomissione della segnaletica stradale in provincia di Bolzano da parte degli Schützen ma soprattutto sul grado di pericolosità sociale di una organizzazione con struttura paramilitare (strutture che la Costituzione non dovrebbe ammettere) che in poche ore in una intera provincia riesce a mobilitare decine se non centinaia di persone per una azione di danneggiamento di beni pubblici».

Lo afferma in una nota il consigliere regionale e provinciale di l'Alto Adige nel cuore Fratelli d'Italia, Alessandro Urzì. «Se non fosse grave, calata in una situazione delicata come quella altoatesina, sarebbe ridicola la messinscena orchestrata dagli Schuetzen. Il paradosso questa volta è la copertura delle denominazioni (udite udite) di lingua tedesca. Non le italiane come hanno sempre fatto. Una patetica messinscena che vorrebbe ancora una volta fare passare per vittime i carnefici. Perché gli Schuetzen lamentano che la toponomastica in lingua tedesca non è ancora ufficiale per legge. Vero: ma omettono di dirci che è proprio per colpa loro!», afferma Urzì. Il quale precisa che «Da decenni sono proprio loro assieme alla classe politica di governo della Provincia a rifiutare ogni legge che mettesse sullo stesso piano e riconoscesse lo stesso diritto (come riconosciuto peraltro dallo Statuto di Autonomia) ai nomi tedeschi ed a quelli italiani», afferma Urzì.

«Ricordo sommessamente agli Schützen altoatesini che si trovano in Italia e che il loro territorio gode di autonomia anche grazie alla tutela della minoranza linguistica. Certi atteggiamenti eversivi non possono essere più tollerati all'interno dei confini italiani. Godono di una tutela e autonomia anacronistica oggi, in un mondo sempre più globalizzato, anche in virtù di accordi internazionali. Confido vengano presi provvedimenti contro chi mette in atto e giustifica sceneggiate eversive, intollerabili e inaccettabili». Lo dichiara in una nota il deputato di Fratelli d'Italia Luca De Carlo, commentando l'iniziativa degli Schützen altoatesini, che hanno coperto oltre 600 cartelli tedeschi in Alto Adige.

Secondo De Carlo, «è ancora più intollerabile la loro rivendicazione - prosegue la nota - non è giusto che per un eccesso di tolleranza verso un altro gruppo etnico e per la pacifica convivenza, il gruppo linguistico tedesco debba accettare tutto. L'altro gruppo etnico, come loro lo definiscono, è quello italiano, quello del loro Stato: sono in Italia, è ora che se ne facciano una ragione».













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