il caso

Chiama il padre scomparso da ore e risponde il necroforo: esposto alla Procura di Trento

Armando Ravagni è morto dopo un malore ma la famiglia non è stata avvisata. Chiesti accertamenti urgenti da parte del figlio



TRENTO. Chiama al telefono il padre scomparso da qualche ora e risponde il necroforo.

È successo a Trento, dove un uomo, Rodolfo Ravagni, ha cercato a lungo di mettersi in contatto con il padre, Armando, venendo poi a sapere che si trovava nella camera mortuaria del cimitero cittadino grazie alla prontezza di un funzionario comunale, che all'ennesimo squillo ha deciso di rispondere alla chiamata, informando la famiglia.

Armando Ravagni, particolarmente conosciuto in Trentino Alto Adige per il suo lavoro di ingegnere, sarebbe uscito dalla sua abitazione dopo le otto di mattina. Poco lontano da casa, all'altezza delle scuole Crispi, in pieno centro storico, si sarebbe accasciato al suolo.

Su quanto è accaduto dopo rimane il mistero, ma pare che nessuno abbia cercato di mettersi in contatto con la famiglia per informare della sorte dell'uomo. Il figlio ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Trento, chiedendo accertamenti urgenti per comprendere la dinamica dei fatti e le eventuali responsabilità.













Altre notizie

il ricordo

«René, un modello per i nostri giovani con l’etica del samurai nel cuore» 

Il sindaco: «Spaziava dalle arti marziali al gruppo parrocchiale, dal Volkstanzgruppe all’Egetmann. E c’era sempre per tutti» Anche il papà era morto in montagna. Il campione e amico Zadra: «Un esempio in termini di coraggio, onore, lealtà con un pizzico di sana follia» (nella foto René Calliari con l’amico e coach Markus Zadra)


Massimiliano Bona

Attualità