il decalogo

Con gli sci o le ciaspole, ecco le regole per non spaventare gli animali nel loro habitat

In Alto Adige torna la campagna per sensibilizzare gli escursionisti a comportamenti rispettosi della fauna selvatica in inverno



BOLZANO. L’invito rivolto agli escursionisti è di seguire la cosiddetta “regola dell’imbuto”, ovvero: seguire in salita gli itinerari classici o le strade forestali, e in fase di discesa, evitare i pascoli e i luoghi di permanenza invernale degli animali, quali le aree prive di neve o rocciose e i margini del bosco. In generale, adottare un comportamento possibilmente calmo e tranquillo, tenere al guinzaglio i cani. Altra regola da rispettare, non seguire le orme degli animali, osservare gli animali sempre e solo da lontano dando loro il tempo di allontanarsi tranquillamente e rispettare le zone di quiete indicate. Infatti, se si sentono in pericolo, gli animali selvatici si danno alla fuga con grande sforzo. Ma, per sopravvivere in inverno con condizioni ambientali difficili e carenza di cibo, per gli animali è bene muoversi il meno possibile per risparmiare energia.

Sono le indicazioni contenute nella campagna “Libertà e rispetto. Luoghi liberi per l’uomo e gli animali”, che viene riproposta anche quest’anno in Alto Adige dopo le prime nevicate copiose.

“In situazioni di particolare difficoltà, come l’inverno, la presenza dell'uomo negli ambiti naturali non deve rappresentare un pericolo per gli animali selvatici", afferma l’assessora provinciale Maria Hochgruber Kuenzer.

Nella stagione invernale 2021/2022 sono state ampliate le aree di diffusione della campagna. Alle zone già interessate negli anni passati, Mazia e Slingia in val Venosta, Lazfons/Velturno e prato Piazza nel Comune di Braies all’interno del Parco naturale Fanes Senes Braies, si aggiungono le aree di Casere e Riva di Tures nel Parco naturale Vedrette di Ries Aurina e il demanio provinciale del Catinaccio.

In questi territori sono apposti tabelloni informativi e indicazioni segnaletiche per indicare agli escursionisti quali tracciati seguire per rispettare gli animali nei loro habitat invernali.  Il volantino può essere richiesto presso i Centri visite dei parchi naturali. 

La campagna era stata ideata dall’Alpenverein AVS in collaborazione con l’allora Ufficio parchi naturali e l’Ufficio caccia e pesca della Provincia, il Club Alpino Italiano CAI, e l’Associazione cacciatori Alto Adige.

"I monti e i boschi nei quali trascorriamo ore del nostro tempo libero sono la casa della fauna selvatica, e come ospiti dobbiamo seguire delle regole per garantire agli animali la necessaria tranquillità", fa presente Klaus Bliem, direttore del settore natura & ambiente all'interno dell'AVS.

"Aiutiamo la selvaggina a superare i duri mesi invernali non invadendo i loro habitat in modo tale da non allertarli e farli scappare e così compromettere la loro sopravvivenza", aggiunge Günther Rabensteiner, presidente dell'associazione provinciale dei cacciatori Südtiroler Jagdverband.

L’invito rivolto agli escursionisti è di seguire la cosiddetta “regola dell’imbuto”, ovvero: seguire in salita gli itinerari classici o le strade forestali, e in fase di discesa, evitare i pascoli e i luoghi di permanenza invernale degli animali, quali le aree prive di neve o rocciose e i margini del bosco. In generale, adottare un comportamento possibilmente calmo e tranquillo, tenere al guinzaglio i cani. Altra regola da rispettare, non seguire le orme degli animali, osservare gli animali sempre e solo da lontano dando loro il tempo di allontanarsi tranquillamente e rispettare le zone di quiete indicate. Infatti, se si sentono in pericolo, gli animali selvatici si danno alla fuga con grande sforzo. Ma, per sopravvivere in inverno con condizioni ambientali difficili e carenza di cibo, per gli animali è bene muoversi il meno possibile per risparmiare energia.













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