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«Con le nuove regole ci sarà un raddoppio dei canoni medi Ipes»

Il Centro Casa avvisa: per un alloggio di 60 mq netti si passerà da un minimo di circa 360 euro ad un massimo di circa 600



BOLZANO. I nuovi criteri per il calcolo dei canoni Ipes, "da una nostra prima simulazione, a parità di condizioni, avranno l'effetto di un raddoppio dei canoni medi. Questa circostanza non è stata smentita nel corso degli incontri per cui pare si tratti di una scelta consapevole". Lo sostiene il Centro Casa-Mieterschutz di Bolzano dopo la presentazione alle parti sociali dei nuovi regolamenti sulle modalità di assegnazione degli alloggi di edilizia sociale e della gestione dei rapporti di locazione predisposti dall'assessorato all'edilizia sociale della Provincia.

"Il canone sostenibile - prosegue il Centro Casa in una nota - varierà, per un alloggio di 60 mq netti da un minimo di circa 360 euro ad un massimo di circa 600". Un punto problematico, secondo l'associazione, è costituito dalla possibilità della revoca dell'alloggio o dell'applicazione del canone sostenibile al posto di quello sociale a chi possiede o anche solo gode di un diritto reale, un alloggio di dimensioni "adeguate".

"Se l'alloggio è in provincia di Bolzano, indipendentemente dalla distanza dalla residenza, interviene la revoca, se ubicato in qualsiasi altra parte del mondo, si dovrà pagare il canone sostenibile".

"Il nuovo canone sociale - prosegue il Centro Casa - sarà anch'esso determinato sulla base della Durp e sarà rapportato al canone provinciale. Si andrà da un minimo, per un alloggio di 60 mq netti in buone condizioni, di circa 200 euro (ridotti a 90 per anziani e invalidi) ad un massimo di circa 600. Attualmente il minimo è di 50 euro".

Le perplessità del Centro Casa valgono anche per le modalità di assegnazione: "I limiti di reddito per l'accesso ad un alloggio sociale sono più bassi così come la media dei punteggi attribuiti, i redditi da lavoro sono penalizzati rispetto alle entrate derivanti da sussidi vari, la documentazione richiesta per i controlli patrimoniali, soprattutto per gli immigrati, è improponibile".













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